SANTARPINO. Alcuni usano il termine delirium per indicare uno stato confusionale, e mai tale parola fu più dipietranamente azzeccata.
Il delirio è solitamente una degenerazione della capacità cognitiva delluomo, causa la perdita di lucidità e lalterazione tra realtà e fantasia, ma quando il delirio lascia il singolo individuo per impadronirsi di una partito, il Pd di SantArpino, il partito diventa uno stato confusionale, e in tale stato si finisce col non capire più quale sia la concretezza della realtà, quali siano le reali esigenze dei cittadini e quale sia il mezzo per dialogare con essi.
Il Pd, infatti, preferisce sparare a vanvera ritenendo i cittadini degli allocchi, incapaci dintendere e di volere tanto è vero che nei loro proclami chiedono sulla esternalizzazione dei tributi lattivazione del referendum, così come prevede larticolo 34 dello statuto comunale, sennonché larticolo 34, al comma, 2 lettera a, recita testualmente: Non possono essere indetti referendum: in materia di tributi locali e di tariffe. Stato confusionale o malafede? Per evitare pronunciamenti di qualche giurista doccasione o costituzionalista di Roccacannuccia, segnaliamo che la stessa Corte Costituzionale con sentenza 2011 dice Appare evidente, a questo punto, il vulnus arrecato al testo costituzionale di cui allarticolo 75, laddove esso preclude la sottoponibilità a referendum di leggi afferenti alla materia del bilancio, ovvero allambito tributario. Sicuramente i fratelli Marx, i comici, al loro confronto erano degli statisti deccezione.
Senza contare che il popolo di SantArpino dovrebbe sborsare la bellezza di sessantamila euro per lallestimento della macchina referendaria. Stato confusionale o malafede? Senza contare che lex sindaco ed attuale consigliere comunale Savoia nella discussione per lapprovazione del Bilancio 2009 dichiarava: in ordine alla possibilità di esternalizzare il servizio tributi, prendo atto con soddisfazione che lattuale maggioranza sta invertendo il suo modo di pensare….
Cosa è cambiato nel frattempo? Cosa è cambiato dal 2004 quando la Giunta Savoia votava lesternalizzazione dei tributi comunali? Forse il motivo non tanto recondito è perché oggi la pazziella non è gestita più dal Pd? Non sottacendo, ancora una volta, che lamministrazione comunale guidata da Savoia dal 2005 al 2008 ha aumentato lIci per una maggiore entrata pari a circa 75mila euro, ha raddoppiato laddizionale Irpef, portandola dallo 0,2 allo 0,4 per mille, con un aumento delle entrate pari a 168.300 euro, la Tarsu di 1 euro a metro quadro per le civili abitazioni, aumenti inoltre del canone acqua e del costo di costruzione passato da 119,11 a 215,22 euro. È scusate se è poco!
Invece, lamministrazione Di Santo, dal 15 aprile 2008 a tuttoggi, non ha aumentato nemmeno di un centesimo le tasse comunali! È scusate se è poco! Per quanto riguarda, infine, la vicenda Tributi Italia, società che si è impadronita di circa 90 milioni euro, maldestramente tirata in ballo dal Pd, per spaventare gli ignari cittadini, informiamo la cittadinanza che Tributi Italia non ha niente a che fare con il nostro comune, e nel nostro caso nessuna società si può impadronire di un bel niente in quanto il capitolato doneri allarticolo 4 prevede che: Le somme riscosse dal Concessionario per conto del Comune, relative alle differenti tipologie di servizio oggetto della presente gara, dovranno confluire su uno o più conti correnti bancari o postali, intestati alla ditta aggiudicataria che ne sopporterà ogni costo ed onere, sui quali si dovrà operare, esclusivamente con firma congiunta, da parte del Legale rappresentante del concessionario e del Dirigente comunale competente. Stato confusionale o malafede?
“Alleanza Democratica”