I sindaci e il Consiglio Provinciale: “No ai rifiuti di Napoli a Marruzzella”

di Redazione

 SAN TAMMARO. Il consiglio provinciale di Caserta, riunito in assemblea straordinaria dinanzi alla discarica “Marruzzella” di San Tammaro, insieme ai sindaci e ai parlamentari casertani, dice ‘No’ allo sversamento di rifiuti provenienti da Napoli.

All’appuntamento, insieme al presidente e deputato Udc Domenico Zinzi e al consiglio provinciale, hanno preso parte i sindaci dei comuni di Caserta, San Tammaro, Carinaro, Santa Maria Capua Vetere, Capua, Calvi Risorta, San Marco Evangelista, San Felice a Cancello, Sessa Aurunca, Bellona, Camigliano, Giano Vetusto, Rocchetta e Croce, Cervino, Frignano, San Prisco, Marcianise, Caiazzo, Santa Maria La Fossa, Macerata Campania, Castello del Matese e di tutti gli altri comuni i cui primi cittadini non erano fisicamente presenti ma che hanno aderito all’iniziativa, insieme al consigliere regionale Angelo Consoli ed ai parlamentari Gennaro Coronella, Stefano Graziano.

Si contesta, in particolare, il recente provvedimento del presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, che dispone la destinazione dei rifiuti delle province di Napoli e Salerno nelle discariche e nei siti tra gli altri della provincia di Caserta, ed in particolar modo nella discarica “Maruzzella” di San Tammaro e nello Stir di Santa Maria Capua Vetere.

“Tale provvedimento – si legge in una deliberazione del consiglio al termine della seduta – mortifica e penalizza in maniera eccessiva un territorio, quale quello casertano, già ampiamente vessato dalla presenza di rifiuti ancora in attesa di definitiva sistemazione (basti pensare a quanto si è verificato per circa un milione di tonnellate di rifiuti abbancati in maniera del tutto irregolare in località ‘Ferrandelle’ del comune di Santa Maria La Fossa, posta a pochi metri dalla discarica ‘Maruzzella’. A ciò va aggiunta la grave emergenza creatasi per l’eccessivo uso dell’impianto Stir di Santa Maria Capua Vetere, anche esso posto a poca distanza dalla discarica ‘Maruzzella’ e destinato al trattamento dei rifiuti delle province di Napoli e Salerno (con la conseguente messa a dimora definitiva dei rifiuti nella discarica di San Tammaro. Questa situazione di fatto determinerà, a  breve, ed in assenza di seri interventi strutturali e di programma, l’emergenza rifiuti anche per la provincia di Caserta i cui problemi ambientali sono stati più volte denunciati per la loro grave drammaticità. In mancanza di una programmazione, anche gli sforzi prodotti dal territorio casertano e dalle sue istituzioni che non hanno lesinato solidarietà (e ciò sia sul livello provinciale che locale con le singole amministrazioni cittadine), sono destinati a non risolvere problema alcuno. Tale situazione trova la sua causa nella evidente carenza programmatoria delle province di Napoli e Salerno che allo stato non hanno individuato soluzioni idonee alle loro problematiche territoriali che non possono essere scaricate sul nostro territorio, insieme alla carenza di pianificazione e programmazione degli altri enti a ciò preposti”.

Pertanto, il consiglio provinciale, i parlamentari e i sindaci si impegnano: “A contrastare qualsiasi attività che voglia scaricare sulla provincia di Caserta problemi che non le sono propri e di cui si sta facendo carico ormai da tempo, ed al di là di colori politici di appartenenza, per solo senso di solidarietà umana e civile, nonostante l’insensibilità totale degli altri enti istituzionali, Regione e Governo; a ribadire la necessità di rilanciare la provincializzazione del ciclo dei rifiuti, all’interno del quale devono essere individuati i rispettivi ambiti di competenza ed autonomia dei Comuni, delle Province e della Regione; ad evidenziare la necessità ineludibile di superare un’emergenza finora affrontata, non certo dal nostro territorio, fino ad oggi unico autosufficiente, con superficialità e non sempre con il dovuto sforzo e la dovuta determinazione”.

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