Piazza (Pdl): “Farmacia comunale come valore di scambio?”

di Redazione

Giuseppe PiazzaMONDRAGONE. “In questi giorni, attraverso gli organi di informazione, il sindaco Cennami afferma che avrebbe realizzato tutto quanto non fatto in tre anni e mezzo di amministrazione.

Premesso che, se dopo circa tre anni, è un vanto per un’amministrazione comunale portare a compimento dei lavori di poche decine di migliaia di euro quali la riqualificazione di una strada (progetto peraltro vecchio di 5 anni) o lodarsi per aver sfalciato dell’erba sulla statale Domitiana, si capisce benissimo di quali risultati possa andar fiero il sindaco”.

Lo afferma il coordinatore cittadino del Pdl, Giuseppe Piazza. “Quello che Cennami non dice, però, è che non ha più una maggioranza consiliare – continua Piazza – e che per tali motivi non può convocare più il Consiglio Comunale. Domani, invece, è stato convocato, per l’ennesima volta, il Consiglio di Amministrazione della farmacia comunale e, da quello che si apprende dal tam tam cittadino, sembrerebbe che la nomina dei consiglieri di amministrazione non si riesca ancora di farla, stante le insormontabili difficoltà che vive la maggioranza. Sulla stampa si legge quasi quotidianamente formazioni di consigli di amministrazione che di volta in volta cambiano a seconda di come il sindaco sarebbe orientato a collocarsi politicamente una volta dimessosi dal Partito Democratico”.

“A parere del Popolo della Libertà – aggiunge Piazza – una eventuale utilizzazione delle nomine deicomponenti il consiglio di amministrazione della farmacia comunale per scopi strumentali alla sola tenuta della coalizione di governo cittadino, cercando di tenere unita una maggioranza non più tale attraverso delle ‘attenzioni politiche’, sarebbe veramente la negazione non solo della politica, ma anche e soprattutto del buon governo della città. Non si può ricondurre la gestione di un bene comune ad un’eventuale valore di scambio tra i componenti la maggioranza”.

“L’auspicio del Popolo della Libertà – conclude il coordinatore – è quello che, chi avrà la responsabilità di effettuare le nomine del nuovo consiglio di amministrazione della farmacia, lo faccia con il solo ed esclusivo scopo di adempiere ad un dovere di responsabilità sia nei confronti della società stessa e sia nei confronti di una città che non chiede altro che di essere amministrata e non lo faccia, viceversa, con l’intento di tenere in vita una maggioranza che ormai è in ‘coma vegetativo’”.

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