CAPODRISE. Il ritorno da Roma nella tarda serata, dopo aver ascoltato il vibrante intervento di Pier Ferdinando Casini, che ha riscaldato i cuori dellauditorium della Conciliazione, in occasione della convention nazionale del Partito della Nazione.
«I giornali ha esordito il leader dei moderati ci collocano al terzo polo, ma noi aspiriamo a diventare il primo polo della politica italiana». Trasferta capitolina, nella giornata di ieri (22 aprile) per lUdc di Capodrise e per le altre forze che si riconoscono nel nascente Pdn. La partenza è avvenuta di buon mattino in un pullman tracimante: a capeggiare la delegazione, tra gli altri, il subcommissario dellUdc Carlo Pontillo, il presidente del consiglio comunale Vincenzo Negro, gli assessori Giuseppe Montebuglio e Gaetano Argenziano, i consiglieri di maggioranza Angelo Maietta e Antonio De Filippo, Pina e Laura Crescente e il gruppo giovani di Futuro e libertà di Tina Raucci. È dovuto rimanere al Palazzo delle Arti per impegni istituzionali il sindaco Angelo Crescente, tesserato Udc e convinto terzopolista.
Capodrise, la sua città, potrebbe essere tra le prime in Italia ad avere una sezione del Partito della Nazione. «Il motivo è semplice ha argomentato Pontillo : esistono la volontà e le condizioni politiche affinché ciò avvenga. Del resto, cè una coerenza perfetta tra il Partito della Nazione e la lista «Capodrise rinasce», con la quale ci siamo presentati ai cittadini e abbiamo vinto le elezioni. In un certo senso, è come se avessimo interpretato il messaggio di cambiamento e anticipato prima di altri ciò che solo oggi sta avvenendo».
Di taglio europeista il discorso di Casini, con cenni alla crisi economica e alla situazione politica italiana. «Assistiamo inermi allagonia di un Paese ha detto in cui tutti sembrano voler giocare al tanto peggio tanto meglio. La crisi dellItalia e quella della politica sembrano intrecciarsi luna nellaltra proprio nel momento in cui si rende necessaria una forte azione di rilancio del ruolo della politica per superare la crisi e rilanciare leconomia».
«La gente è esausta ha commentato Pontillo , sempre più distante dal Palazzo, nel quale le incomprensioni e le alchimie di potere rendono sempre più difficile la gestione della cosa pubblica. Di fronte al dilagare della disoccupazione, allaumento del deficit pubblico, allinefficienza dei servizi sanitari, non si possono più giustificare i privilegi della casta e gli sprechi di denaro nella gestione dei nostri enti senza alcuna seria programmazione di sviluppo e di rilancio dei settori trainanti. Occorre cambiare pagina ha concluso Pontillo , ridare nobiltà alla politica e risposte serie alle persone. Noi dellUdc e tutto il gruppo di ‘Capodrise rinasce’, nonostante le difficoltà che abbiamo ereditato, ce la stiamo mettendo tutta per cercare di rimettere in moto almeno la città in cui viviamo».