Sert, si annuncia un’infuocata seduta consiliare

di Redazione

Aldo Tagliafierro MADDALONI. Soppressione del reparto di Neonatologia e del Servizio per le tossicodipendenze animano la vigilia del Consiglio comunale. Un Consiglio straordinario chiesto da Aldo Tagliafierro e da altri sei consiglieri e che si annuncia infuocato.

“L’assessore Vincenzo Bove – riferisce Tagliafierro – pare che abbia chiuso un’intesa con il Comitato per la difesa del Sert, con una mozione da fare approvare al posto di quella dell’avvocato Tagliafierro. L’assessore alla sanità ha trovato nel fratello di Giuseppe Siconolfi, Roberto, presidente del Comitato, una valida sponda. Siconolfi, ex assessore ed ex coordinatore cittadino del Pdl, grazie al fratello prova così a dare una mano al sindaco Cerreto”. “Sono fatti che poco interessano. – aggiunge Tagliafierro – In campo c’è un’importante posta in gioco. Il mantenimento del Sert a Maddaloni è di grande interesse. Poco importa se passa la mia mozione o quella della maggioranza, scritta dal Comitato. Non è questo il problema”.

Il consigliere non ha difficoltà ad ammettere che quasi sicuramente il Sert rimarrà a Maddaloni per la forte pressione delle parti sociali. “La Cisl, con Luigi Giannini, – dice Tagliafierro – ha lavorato bene ed ha fatto capire a chi di dovere che il trasferimento del Sert a Caserta si tira indietro tanti problemi. Problemi di ordine pubblico e problemi legati all’interruzione dei trattamenti terapeutici, che vanno oltre il farmaco stabilizzante. La parola fine non è stata ancora scritta, ma io continuo ad essere ottimista. L’ostacolo da superare è il posto dove allocare la struttura. Vanno bene tutte le soluzioni finora date, eccetto quella di Parco Giuliana in via Caudina. Una soluzione quest’ultima da scartare a priori”.

Le parole di Tagliafierro si scontrano con l’attivismo dell’assessore Bove. E’ stato lui ad affermare di sentirsi parte integrante del Comitato ed è per questo che si muove in sintonia con il sodalizio da poco costituitosi in Rifondazione comunista. “Questo mi fa piacere, perché avvalora la mia tesi che i comitati e le associazioni del territorio vanno ascoltati. Per lui ed il sindaco Cerreto però parlano le risposte fornite ed anche sottoscritte. Il sindaco – fa sapere il consigliere – non ha mai nascosto che la responsabilità del trasferimento del Sert è da attribuire unicamente al commissario Menduni. Oltre a questo, il primo cittadino si è limitato soltanto a comunicare che la cura dei pazienti poteva continuare per mezzo di un’unità mobile”.

“L’assessore Bove – conclude Tagliafierro – non perde invece occasione per dimostrare che vuole sempre fare. E’ importante, ma fino ad un certo punto. Deve capire che l’operato degli altri va rispettato e non può mettere i bastoni tra le ruote per sconfessarlo, inventandosi nuove mozioni, magari suggerite e scopiazzate. Deve capire che il lavoro di un amministratore non è fatto di meriti, ma di impegno serio verso la città”.

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