Opposizione chiede consiglio straordinario su SerT

di Redazione

Aldo TagliafierroMADDALONI. L’opposizione va all’attacco sul fronte della sanità. Alcuni Consiglieri hanno firmato la richiesta di convocazione di un Consiglio Comunale straordinario, per scongiurare il trasferimento del SerT da Maddaloni a Caserta.

L’azione portata avanti dal Comitato in difesa del Sert, il servizio per la cura, la prevenzione e la riabilitazione delle persone che hanno problemi conseguenti all’abuso di droghe ed alcool, ad oggi non ha trovato nessuna risposta nel Sindaco Cerreto, ma solo la disponibilità dei Consiglieri comunale di minoranza ed in particolare di Aldo Tagliafierro, che da tempo si è fatto carico della problematica. “Stiamo lavorando sodo – afferma il portavoce del Comitato Luigi Giannini – per evitare la chiusura del Sert a Maddaloni e andremo avanti fino a quando non ci saranno date risposte concrete. Abbiamo presentato le alternative alla struttura chiusa per carenze igienico-sanitarie e le abbiamo sottoposte al Sindaco Cerreto. Come pure abbiamo voluto alla conferenza stampa di presentazione del Comitato il Direttore del Distretto sanitario, Claudio Marone, che ci ha promesso che non farà mancare il suo appoggio. Ma di positivo non c’è ancora niente”.

Anche lo stesso Aldo Tagliafierro vuole andare fino in fondo per capire se esiste la volontà a soddisfare le esigenze dei quasi 500 utenti, che non poche difficoltà potrebbero avere a recarsi a Caserta. “Bisogna fare in fretta – aggiunge senza mezzi termini il Consigliere – per non creare spiacevoli situazioni di ordine pubblico e per non interrompere i protocolli di cura di tutti quelli che si rivolgono al Sert. Sono state avanzate delle soluzioni non proprio praticabili come la distribuzione del metadone. Ma io non sono d’accordo. Il rispetto per la dignità umana va messo al primo posto. E’ inutile aggiungere che se non viene garantita la continuità terapeutica, potremmo avere molte difficoltà sul territorio. Non bisogna nascondersi e girare la testa dall’altra parte. Diventa impraticabile per le famiglie e gli utenti la nuova destinazione. Il Sert deve restare a Maddaloni perché abbassa la soglia di atti antisociali. Un presidio così importante è sinonimo di sicurezza, dal momento che il legame tra gli operatori del servizio e i fruitori di cure è mirato anche alla salvaguardia di comportamenti che potrebbero creare turbativa di ordine pubblico”.

Dello stesso avviso è il Presidente del Comitato, Roberto Siconolfi, che chiede una soluzione in termini di prestazione sanitaria adeguate ed in tempi accettabili. “Non è vero – dice – che ci sono delle speculazioni politiche in atto. Tanti si avvicinano al Comitato per dimostrare la loro vicinanza. Ma ogni giorno che passa, diventa un segnale che va inteso come chiusura dell’importante servizio. Se il problema è il reperimento dei locali, abbiamo dato più di una soluzione. Potrebbe andare bene anche una struttura modulare, senza dimenticare che l’allocazione primaria è all’interno dell’ospedale per via di soccorsi urgenti da praticare all’interno del Presidio. Addirittura per la struttura modulare ci sono anche i fondi. Va bene tutto, purchè il Sert non traslochi a Caserta”.

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