Vignetta satirica su Napolitano, Belpietro indagato per vilipendio

di Redazione

Maurizio BelpietroROMA.Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano seduto al tavolo con Calderoli, Fini e Bersani. Sulla tavola imbandita una pizza fumante a forma di Italia.

E su tutti il titolo: “Assedio ai papponi di Stato”. Per questa prima pagina dell’edizione di martedì 19 di Libero, il direttore Maurizio Belpietro è indagato dalla Procura di Milano (competente territorialmente dal momento che il quotidiano è pubblicato a Milano) per il reato di offesa all’onore e al prestigio del Capo dello Stato.

“Libero” non ha dedicato solo la copertina al Presidente della Repubblica. Ma anche l’intera pagina due, con una dettagliata inchiesta di Franco Bechis sui costi del Quirinale. “Da quando è stato eletto – scrive Bechis – si è visto aumentare di circa duemila euro al mese il discreto appannaggio ricevuto, che ora ha raggiunto i 239.182 euro”.

Il procuratore Edmondo Bruti Liberati ha emesso una nota sull’argomento, precisando che “contestualmente è stata trasmessa al ministro della Giustizia richiesta di autorizzazione a procedere”. Richiesta, quest’ultima, resa necessaria dal tipo di reato che prevede una pena da uno a 5 anni di reclusione. L’iniziativa di avviare l’inchiesta è stata presa autonomamente dallo stesso capo della Procura.

L’inchiesta è stata aperta dopo la lettura dei quotidiani da parte del procuratore. L’indagine è stata affidata al pm Maurizio Romanelli che ha preparato il capo di imputazione e ha provveduto a far notificare al direttore di Libero l’avviso di garanzia. Il reato ipotizzato è disciplinato dall’articolo 278 del codice penale: “Offesa all’onore e al prestigio del Capo dello Stato”.

Belpietro risponde con una breve nota dettata all’Ansa: “Non volevo offendere nessuno, ma porre un problema, domani sul mio giornale scriverò un editoriale e una lettera al Capo della Stato in cui spiegherò le mie ragioni, credevo comunque che in questo Paese ci fosse il diritto di satira”.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico