P4, la Giunta della Camera dice sì all’arresto di Papa

di Redazione

Alfonso PapaROMA.Via libera della Camera all’arresto del deputato Pdl Alfonso Papa. La Giunta della autorizzazioni della Camera ha approvato la proposta presentata dal relatore dell’Idv con l’accordo delle opposizioni, dopo che la maggioranza ha ritirato la sua.

Ora la questioneapproderà nell’Aula della Camera il prossimo 20 luglio. Alla votazione hanno preso parte Pd, Idv, Fli e Udc. La lega si è astenuta, il Pdl ha abbandonato i lavori prima dello scrutinio. La proposta di concedere l’arresto di Papa è passata con 10 sì e 3 astenuti. A favore della richiesta del gip di Napoli di arrestare il deputato del Pdl si è espresso anche il presidente della Giunta, Pierluigi Castagnetti. Oltre ai due deputati della Lega Luca Paolini e Fulvio Follegot, si è astenuto anche il deputato dei “Responsabili” Elio Belcastro. I deputati del Pdl hanno invece lasciato la Giunta per protesta.

SISTO: “VIOLATO REGOLAMENTO”. “È stata una pagina nera della democrazia parlamentare – commenta l’ex relatore Francesco Paolo Sisto (Pdl) – E’ stato violato l’articolo18 del regolamento. Io ho formulato una documentata e regolare proposta per dire che non si sarebbe potuto concludere il lavoro in giunta, ma sarebbe stato meglio demandare all’Aula la soluzione della vicenda, a causa della nuova documentazione di 15mila pagine depositata due giorni fa da Papa”.Non la pensa così, invece, il centrista Pierluigi Mantini che parla direttamente di “sabotaggio indecente” da parte della maggioranza.

DI PIETRO: “NUOVA TANGENTOPOLI”. “L’Italia dei valori ha messo un paletto chiaro. Oggi c’è la richiesta di arresto su uno, domani su un altro… e poi domani chissà quanti altri ancora”. Antonio Di Pietro è soddisfatto dell’impegno dell’Idv per il voto in Giunta autorizzazioni. Per Di Pietro, siamo in presenza di “una nuova Tangentopoli che richiede l’intervento dell’autorità giudiziaria”.

PD: “LEGA SMENTISCE BOSSI”. MARONI: “NON POSSO RISPONDERE”.“La Lega oggi – interviene Donatella Ferranti (Pd) – ha di fatto smentito il proprio leader Umberto Bossi. E si è trincerata dietro una astensione motivata da cavilli procedurali, per non uscire allo scoperto”. “Non posso rispondere”: il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha risposto così al cronista che gli chiedeva un commento sul fatto che la Lega abbia deciso di astenersi. Il leader della Lega Nord, Umberto Bossi, aveva infatti invitato i suoi deputati a votare a favore dell’arresto.

LEGA DIVISA. La Lega aveva annunciato che avrebbe votato “a favore dell’arresto”di Papa. Lo aveva confermato il leader della Lega, Umberto Bossi, nell’entrare questa mattina al gruppo del Carroccio alla Camera parlando ai microfoni di Repubblica.tv. “Meglio votare sì all’arresto” aveva già detto ieri il leader della Lega, chiarendo così quale sia la posizione del Carroccio su una questione che mette in crisi la maggioranza e cioè la richiesta di autorizzazione all’arresto trasmessa dal gip di Napoli nei confronti del deputato del Pdl coinvolto nell’inchiesta P4 insieme a Luigi Bisignani. La Lega, infatti, fino a ieri risultava divisa: i deputati più vicini a Roberto Maroni volevano votare “sì” alle manette per Papa; quelli più in sintonia con il capogruppo Marco Reguzzoni propendevano per il “no”. Insieme al Pdl. E sarebbe stato proprio questo il motivo per cui alla fine la maggioranza avrebbe deciso ieri in Giunta per le Autorizzazioni della Camera di non votare. Contravvenendo all’accordo raggiunto con l’opposizione su un voto definitivo in giornata. La maggioranza aveva deciso di non presentare alcuna relazione sul caso Papa per evitare di arrivare al voto in Giunta per le Autorizzazioni della Camera. Così il presidente della Giunta Pierluigi Castagnetti ha deciso di mettere in votazione la proposta presentata da Federico Palomba (Idv) che chiedeva l’arresto di Papa.

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