Non ha rispettato quote rosa: Tar azzera giunta di Alemanno

di Redazione

Gianni AlemannoROMA. Annullata dal Tar del Lazio la Giunta del comune di Roma, per il mancato rispetto delle “quote rosa”. Lo hanno deciso i giudici della seconda sezione, presieduti da Luigi Tosti, i quali hanno accolto i ricorsi proposti dai Verdi, …

… dalle consigliere comunali di Roma di Pd e Sel Monica Cirinnà e Maria Gemma Azuni, e dalle consigliere di Parità della provincia di Roma e della regione Lazio, Francesca Bagni e Alida Castelli. Da giorni si rincorrevano in Campidoglio i boatos su un imminente rimpasto di giunta per riequilibrare la presenza delle donne, rappresentate da un solo assessore, quello alle Politiche sociali, Sveva Belviso, proprio per evitare in extremis la sentenza del Tar arrivata oggi che di fatto fa decadere l’amministrazione capitolina.

“La sentenza del Tar non è giusta ma ne prendo atto e non ci opporremo. Questo è un comune che rispetta le quote rosa”, ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno commentando la sentenza. “Lunedì o martedì presenterò la nuova giunta”, ha poi annunciato il sindaco. “Non ci sono già dei designati a uscire – ha precisato – c’è soltanto la volontà di mettere in campo la migliore squadra possibile”.

Tra le new entry Rosella Sensi, ex presidente della Roma, che, come ha precisato Alemanno,avrà la delega “alla promozione della città e allo sport”. “Un incarico specifico e necessario soprattutto dopo la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2020”, ha aggiunto il sindaco. “Ho corteggiato a lungo Rosella Sensi e finalmente abbiamo avuto il suo assenso”. Alemanno ha poi spiegato che “non si tratta di una scelta politica: ho pensato che Rosella Sensi potesse essere una grande risorsa che mi permetterei di definire tecnica”.

Il primo cittadino ha inoltre voluto precisare che l’assessorato ricoperto dalla Sensi “non sostituisce nessun assessorato già presente”. Quanto alle voci che davano il vicesindaco Mauro Cutrufo in uscita nella nuova formazione di governo, il sindaco ha voluto smentire che Cutrufo potesse essere considerato una “vittima predestinata”.

L’annullamento della giunta capitolina da parte del Tar è stato accolto con sorpresa oggi in Campidoglio dove questa mattina non ci si aspettavano di essere raggiunti, così presto, dalla sentenza che obbliga il sindaco a rimettere mano alla composizione dell’esecutivo. “Se il sindaco Alemanno riproporrà la sua giunta con una sola donna in più, noi presenteremo un nuovo ricorso al Tar. Perché due assessori donna su dodici non ci sembra un numero sufficiente a rispettare il principio di pari opportunità”, commentano Cirinnà e Azuni. Le due esponenti del centrosinistra che hanno presentato il ricorso accolto dal Tar chiedono quindi al sindaco di far entrare più di due donne in squadra. E notano: “È davvero molto triste inseguire Alemanno sulle sue approssimazioni, che lo hanno portato a trovarsi di fronte alla necessità di un secondo rimpasto di giunta dall’inizio dell’anno”. “Il problema vero è che questa sentenza del Tar – ha detto il senatore Pdl Andrea Augello – apre una nuova giurisprudenza, che potrebbe mettere in discussione un buon 50% delle giunte comunali in Italia e nel Lazio. Ricordiamoci – aggiunge – che purtroppo ci sono decine e decine di giunte comunali che non hanno nemmeno una donna al loro interno”.

“Il Tar sulle quote rosa ha dato un altro schiaffo ad Alemanno, che fa l’ennesima figuraccia di questi suoi tre anni di disastri – dichiara in una nota il segretario del Pd Roma, Marco Miccoli -. Vale la pena ricordare i numeri del fallimento di Alemanno: tre rimpasti di giunta, tre assessori al bilancio sostituiti, quattro capi di gabinetto mandati via, due vicecapi di gabinetto che sono fuggiti. Stessa sorte anche per due direttori esecutivi del Campidoglio. E poi tre presidenti e tre amministratori delegati di Atac sostituiti, al pari di tre amministratori e tre presidenti della società Risorse per Roma. Il tutto condito dai quattromila assunti – senza concorso e a tempo indeterminato – nelle aziende comunali nel vergognoso scandalo Parentopoli. Roma sta pagando l’inettitudine di questo sindaco, il peggiore che la città abbia mai avuto. Ora speriamo che Alemanno, nella nuova giunta, abbandoni la ricerca del vip per rilanciare la sua immagine devastata e si concentri sui veri problemi della città”.

“Alemanno affonda sempre di più sotto il peso di scandali, inefficienze e sentenze del Tar. La sua Giunta, la terza in tre anni, ormai sembra il Titanic ‘de noantri’. Roma non merita un sindaco così incapace”, dichiara in una nota il consigliere comunale del Pd, Paolo Masini. “Un sindaco che fa annullare la propria giunta dal Tar è un sindaco sfiduciato non solo dai cittadini ma ora anche dalla legge – dichiara il senatore Stefano Pedica dell’Idv -. Ora al voto subito per liberare Roma e i Romani da un governo Capitolino che ha fatto solo danni, aumentato l’insicurezza, il disagio e la sfiducia popolare nelle istituzioni locali”.

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