Manovra, via libera agli aumenti

di Redazione

 ROMA. Dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, entrano in vigore le nuove norme della Manovra.Dal primo agosto scatteranno anche i prelievi sulle pensioni d’oro, mentre il taqlio sulle agevolazioni fiscali si applicherà dal 2013. Niente tagli ai costi della politica.

Venerdì 15 luglio il testo della Manovra economica era stato promulgato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Ecco le nuove misure che scattano a partire da lunedì 18 luglio: ticket da 10 euro, bollo su deposito titoli, superbollo auto di lusso, stock option (diritto di acquistare azioni di una società ad un determinato prezzo d’esercizio (detto strike), liberalizzazioni delle professioni, patto di stabilità, concessionarie (cancellato tetto ammortamenti; per autostrade limite alla deducibilità del “fondo ripristino”, per altre aumento 0,3% dell’Irap). Già in vigore lo spesometro (obbligo di comunicazione all’Agenzia delle entrate da parte degli istituti finanziari emittenti di carte di credito delle operazioni rilevanti ai fini di Iva di importo non inferiore a 3mila euro). Dal 1 ottobre 2011 taglio alle agevolazioni fiscali per famiglie con figli, istruzione, spese mediche, asili nido, ristrutturazioni edilizie.

Per quanto riguarda le pensioni, a partire dal 1 gennaio 2020 aumento dell’età pensionabile delle donne; dal 1 gennaio 2013 per ottenere la pensione di vecchiaia 3 mesi in più dal 2013, 4 dal 2016 al 2030, di nuovo 3 dal 2030 al 2050; dal 1 gennaio 2012 slittamento finestre con posticipo di 1, 2 e 3 mesi per chi maturerà 40 anni di contributi rispettivamente nel 2012, 2013 e 2014; dal 1 agosto 2011 tagli alle pensioni d’oro, con contributo di solidarietà del 5% su pensioni fino a 90mila euro e del 10% oltre i 150mila euro lordi; dal 1 gennaio 2012 blocco rivalutazioni (90% per assegni tra 1.400 e 2.800 euro; 70% sui primi 1.400 euro degli assegni superiori a 2.400 euro).

Sulla sanità, a partire dal 17 luglio 2011 ticket da 10 euro per visite specialistiche e analisi mediche; dal 1 gennaio 2013 le aziende farmaceutiche pagheranno il 35% del deficit della spesa per farmaci degli ospedali, stimato in 700-800 miliardi; dal 1 gennaio 2013 tetto di spesa per l’acquisto di dispositivi medici da parte del Sistema sanitario nazionale; dal 1 gennaio 2012 blocco dei pignoramenti per le regioni che sono sotto piano di rientro del deficit sanitario.

Nell’ambito della pubblica amministrazione, stretta su stipendi degli statali dal 1 gennaio 2013 con blocco incrementi salariali e blocco del turn over; dal 1 gennaio 2012, ma a regime dal 2014, tagli ai ministeri per 5 miliardi. Per le infrastrutture previsto, a partire dal 1 gennaio 2012, di un fondo da 4.930 milioni per grandi opere; per il 2012 solo 250 milioni.

Per Regioni ed Enti locali, a partire dal 1 gennaio 2013, tagli per 6,4 miliardi relativi al biennio 2013-2014, mentre sul patto di stabilità 4 classi di merito per gli enti locali; tra i criteri la convergenza verso i fabbisogni standard previsti dal federalismo.

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