Manovra, Napolitano firma. Lodo Fininvest, Tremonti: “Ne parlera’ Palazzo Chigi”

di Redazione

Giulio TremontiROMA. “Stamattina il presidente della Repubblica ha firmato il decreto che nel pomeriggio sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale e da stasera entrerà in vigore”.

Il sottosegretario alla Presidenza, Gianni Letta, ha aperto così la conferenza stampa tenuta insieme al ministro Giulio Tremonti per presentare la manovra economica.

INTERVENTO DA 48 MILIARDI. “L’intervento globale si attesterà su 48 miliardi”, ha spiegato Tremonti aggiungendo che in alcuni anni ci sarà un effetto di trascinamento anche per gli anni successivi: “Sommare è sbagliato – ha detto – L’intervento sarà di 2 miliardi il primo anno, di 6 il secondo, poi di 20 miliardi e quindi di ulteriori 20 miliardi. Questi sono i numeri che diamo in parlamento e in Europa. Ma per chiarire tutto vi daremo la tabellina”. In precedenza il ministro aveva indicato gli importi dei diversi anni, senza considerare l’effetto trascinamento in base al quale l’intervento in un anno ha anche un effetto correttivo l’anno successivo.

COSTI DELLA POLITICA. “Se si vuol fare una riforma per legge bisogna fare una legge che rispetti la legge. Resta la possibilità di fare un intervento alla Masaniello ma bisogna invece seguire un percorso che rispetti la struttura istituzionale del Paese”, ha sottolineato, parlando dei costi della politica, il ministro dell’Economia Giulio Tremonti.

CRESCITA ECONOMICA.“Le misure a favore della crescita economica contenute nella manovra e nel decreto sviluppo non sono state considerate incrementali del Pil”, con conseguente introito tributario”, ha detto Giulio Tremonti Complessivamente sono 14 “le azioni” a favore della crescita contenute nella manovra e nel decreto sviluppo, ha sottolineato il ministro. “Nessuna di queste azioni è stata considerata incrementale del Pil, e questo per ragioni di cautela”.

ENTRO IL 2012 LA DELEGA AL FISCO.“Noi pensiamo di avere la delega entro il 2012”, ha detto Giulio Tremonti. “Ci impegniamo sulla delega – ha spiegato – e in alternativa alla delega ci sarà il blocco del 15% di tutti i regimi di favore fiscale. Noi pensiamo che ci sarà la delega perché nessuno avrà interesse ad un’alternativa. Nel 2013 si va a votare, noi ci presenteremo con la nostra delega e i meccanismi di attuazione, chi non crede nella delega dovrà trovare meccanismi alternativi”.

LODO FININVEST: “NE PARLERA’ PALAZZO CHIGI”. “Ne parlerà Palazzo Chigi”. Così Tremonti ha risposto alla domanda di una giornalista di SkyTg24 circa la norma inserita nella manovra economica e poi cancellata, ribattezzata dall’opposizione come ‘salva-Fininvest’. “La riunione di oggi – ha aggiunto – è per discutere del testo che c’è. C’è molto da discutere e da riflettere sul testo che c’è”.Tremonti non ha voluto dare spiegazioni su cosa sia successo all’interno del governo né commentare le “ricostruzioni” dei giornali circa la norma, inserita e poi ritirata dal’esecutivo, “si tratta – ha precisato – di un genere letterario”. “Il testo arrivato qui oggi – ha continuato – è esattamente quello che avevamo in mente”. Dopo Tremonti è intervenuto anche il ministro PaoloRomani: “Era una norma responsabile, e di civiltà, il fatto di pagare prima di una sentenza definitiva colpisce la solidità di un’azienda e dei suoi lavoratori”, ha detto. “Responsabilmente Berlusconi ha ritenuto più importante la manovra di questa norma – ha aggiunto – e ha chiesto al Ministro dell’Economia di toglierla”. Interpellato sullo stesso tema, a chi gli chiedeva se condividesse la posizione di Romani, il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli ha risposto: “Non entro nel merito. Ho qualche perplessità sotto il profilo costituzionale visto che una norma deve avere i caratteri di generalità e astrattezza”.

NAPOLITANO: “SERVIRANNO ANCHE STRUMENTI DI BILANCIO”. La conferma è arrivata dal Colle con una nota ufficiale: “Giorgio Napolitano – si legge – ha emanato il Dl approvato dal consiglio dei ministri il 30 giugno scorso recante ‘Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria’, “essendo stati essenzialmente ricondotti i suoi contenuti alle norme strettamente attinenti alla manovra finanziaria ed a quelle suscettibili di incidere con effetto immediato sulla crescita economica”. Nella nota, il Presidente della Repubblica “rileva altresi’ che il decreto-legge prevede gran parte della manovra necessaria per raggiungere il pareggio del bilancio entro il 2014; per la restante parte si dovrà procedere con gli ordinari strumenti di bilancio relativi al triennio 2012-2014 e i relativi disegni di legge collegati”.

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