Incendio Tiburtina, rabbia dei pendolari: bloccato un Frecciarossa

di Redazione

 ROMA.La pazienza è finita e scoppia la rabbia dei pendolari all’indomani del caos sulle linee ferroviarie provocato dall’incendio alla stazione Tiburtina di Roma.

Un gruppo di viaggiatori diretti nella capitale per lavoro ha occupato i binari della ferrovia a Orte (Viterbo), bloccando uno dei convogli Frecciarossa. Dopo il rogo molti treni regionali erano stati cancellati o “unificati”. I manifestanti attendevano, quindi, da ore di poter raggiungere Roma ed, esasperati, hanno invaso i binari, costringendo un treno ad alta velocità Frecciarossa diretto a Roma a fermarsi sul terzo binario.

Il macchinista, non appena il convoglio è entrato in stazione, ha notato i pendolari sui binari ed ha immediatamente azionato i freni riuscendo a bloccare il treno a distanza di sicurezza. Non appena il convoglio – che viaggiava semi vuoto – si è fermato, è stato preso d’assalto dai circa 600-700 pendolari in attesa di un treno per Roma. Almeno 400 sono riusciti a salire a bordo.

La protestasi è scatenata quando le persone assiepate sul binario tre, quello in cui transitano i convogli diretti alla capitale, hanno sentito gli altoparlanti annunciare che dal binario quattro sarebbe partito un treno speciale istituito dalle Fs. Mentre la stragrande maggioranza dei pendolari si è diretta verso il sottopassaggio che collega i binari, un centinaio di loro ha iniziato ad attraversare le rotaie proprio nel momento che il ‘Freccia Rossà entrava nello scalo. Le 250-300 persone che non hanno trovato posto sul treno ad alta velocità sono riuscite a partire per Roma poco dopo con un convoglio straordinario. Nella stazione sono comunque rimaste circa 200 persone in attesa di treni diretti verso altre destinazioni. Alcuni hanno atteso per 2-3 ore. La situazione potrebbe aggravarsi, quando il numero dei pendolari in attesa potrebbe tornare oltre quota 500.

INAGIBILE STAZIONE TIBURTINA.Intanto, resta inagibile la stazione Tiburtina dopo l’incendio del cantiere durato 15 ore. Nel secondo scalo ferroviario della Capitale sono al lavoro i tecnici dei vigili del fuoco per le verifiche e gli accertamenti sulle cause del rogo. Per venire incontro alle esigenze di migliaia di lavoratori pendolari, il Comune di Roma e la Regione Lazio hanno attivato, fin da lunedì mattina, un piano straordinario del trasporto pubblico locale: alcuni convogli viaggiano con frequenza ridotta a un treno ogni 30 minuti, ma con più vagoni nelle ore di punta. “Questo brutto incidente creerà problemi per il prossimo mese non solo per i viaggiatori di tutta Italia ma soprattutto per i cittadini romani”, ha avvertito il sindaco Gianni Alemanno in un sopralluogo allo scalo, prima di spiegare il Piano straordinario della mobilità messo insieme con Atac e Cotral. Quanto ai trasporti nazionali su strada ferrata, domenica su 137 treni a lunga percorrenza diretti a Roma, 24 (il 17,5% circa) erano stati deviati, 75 (il 55% circa) avevano viaggiato regolarmente, mentre 38 (il 28% circa) erano stati soppressi.

LECAUSE DA ACCERTARE.“Non sappiamo la causa dell’incidente – ha detto domenica il sindaco di Roma – ma è avvenuto all’interno del cantiere delle Ferrovie e quindi chiederemo alle Ferrovie di farsi carico e di ridurre al minimo i disagi sia oggi che nel futuro”. E sul grande cantiere della nuova stazionein ristrutturazione da mesi, ha aggiunto: “Ci auguriamo che l’incendio non abbia troppe ripercussioni sul quartiere perché tutto questo quadrante è bloccato ormai da mesi per poter mettere in piedi tutti i vari collegamenti della nuova stazione. Non vogliamo che i cittadini romani paghino i disagi di questo incidente di cui ancora le cause sono ignote. Non vogliamo che il trasporto pubblico locale rimanga bloccato e contiamo che entro lunedì tutto venga riattivato”.

SMENTITA IPOTESI DOLO. In un primo momento si era parlato di un’ipotesi dolosa. Tuttavia gli investigatori della Polfer non hanno trovato nessun elemento che possa far pensare a questa versione. Sarebbe stato un problema elettrico. La procura di Roma aprirà comunque un fascicolo. Secondo il quotidiano romano Il Messaggero, che riprende una nota di Rete Ferroviaria Italiana, si pensa anche a un furto di rame. Istituita anche una commissione d’inchiesta interna.

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