Il boss pentito: “Regalai 160mila euro al capo della Squadra Mobile Pisani”

di Redazione

Vittorio PisaniNAPOLI. Vittorio Pisani, l’ex capo della squadra mobile di Napoli indagato nell’ambito dell’inchiesta sul presunto riciclaggio di denaro della camorra in attività di ristorazione, avrebbe ricevuto dal boss Salvatore Lo Russo, oggi collaboratore di giustizia, 160mila euro nel periodo compreso tra il Natale 2005 e febbraio/marzo 2007.

Lo sostiene proprio Lo Russo in un verbale di interrogatorio riportato dal gip Maria Vittoria Foschini nelle motivazioni del rigetto di revoca della misura cautelare. I soldi sarebbero stati consegnati dall’ex camorrista al funzionario, di cui era amico e confidente, in buste chiuse e in tranche di 20 e 50mila euro.

“Ricordo – dichiara Lo Russo – che in una delle occasioni in cui ci incontrammo portai con me 20mila euro in una busta in banconote da 500 in quanto era mia intenzione dargli (a Pisani, ndr) la somma, sebbene non sapessi come potesse reagire. Per persuaderlo decisi di preparare il terreno parlando del fatto che stavo vincendo spesso in occasione delle scommesse calcistiche e tanto gli rappresentai, aggiungendo che da quando lui era arrivato a Napoli vincevo sempre e quindi gli manifestai quale mio convincimento il fatto che mi portasse fortuna”.

“La cosa – dice ancora il pentito – aveva anche un fondo di verità ma più che altro mi interessava prospettargli che il regalo che gli andavo a fare era frutto di questa particolare circostanza e quindi i soldi che gli offrivo non poteva considerarli come soldi sporchi ma come un mio regalo per aver vinto al gioco”. “Così feci. Ricordo – aggiunge il boss ora collaboratore di giustizia – che tirai fuori la busta dal borsello e gliela allungai dicendogli che dentro c’era ‘un regalo’ per lui senza precisare l’entità della somma. Lui rimase perplesso e mi disse che così facendo lo mettevo in difficoltà e fu proprio in quel momento che gli feci il discorso del regalo che sentivo di fargli in quanto la sua presenza a Napoli mi stava portando fortuna. Così accettò la busta che non aprì. Preciso anzi che fui io stesso a mettergli la busta nella tasca del giubbino che indossava”.

Tutt’altra versione dell’episodio è quella che l’ex capo della Mobile ha fornito nel corso dell’interrogatorio di garanzia: “Si presentò la notte in macchina con due biglietti, mi disse: ‘Dottore, ho fatto una giocata per voi e per me. Quindi se mi date i soldi della giocata, io vi do i soldi della vincita’. Io dissi: ‘Scusa, mi dispiace, ma non è possibile’. Questo si può verificare perchè i numeri sono 7 e 66, risalendo nel tempo io ricordo che addirittura lui aveva giocato su tutte le ruote nazionali”.

Ma Lo Russo parla anche di successive elargizioni di denaro: “Nel successivo mese di febbraio e marzo gli consegnai 50mila euro. Ricordo che ero di ritorno da Sanremo e, quindi, dico che dovrebbe essere l’anno 2006. Avevo vinto al casinò 280mila euro e, dunque, quando incontrai il dottor Pisani gli diedi una busta da 50milaeuro. Anche in questa occasione lui non mancò di mostrare imbarazzo e di dire che non poteva accettare, ma anche questa volta gli dissi di stare tranquillo e di prendere quella busta perchè erano soldi di gioco e, quindi, un mio regalo per la vincita conseguita”.

Pisani avrebbe poi ricevuto anche un regalo di compleanno: “Altrettanto accadde in occasione del suo compleanno quello stesso anno. Ricordo che dovrebbe cadere il 22 maggio e dico ciò perchè quando seppi la sua data di nascita mi colpì il fatto che era la stessa di quella di mia figlia Mena. Avevo pensato di fargli un regalo importante e, parlando con lui e senza fare alcun riferimento alle mie intenzioni, trovai il modo di chiedergli se gli piacessero gli orologi. Lui mi rispose che ‘non ci andava appresso’. Ed allora decisi di dargli nuovamente i soldi così poteva comprarsi ciò che voleva. Gli consegnai allora un’altra busta con 20mila euro e la scena fu più o meno sempre la stessa, sebbene in questa occasione non avessi vinto al casinò, ma continuavo a fare riferimento al fatto che stavo vincendo alle scommesse calcistiche. In questa occasione il dottor Pisani mi disse che non era il caso che gli facessi quel regalo visto che gli avevo già dato una grande somma pochi mesi prima. Comunque accettò e si prese la busta. Medesima scena si è ripetuta il Natale successivo e, dunque, dovrebbe essere Natale del 2006 occasione in cui gli consegnai ulteriori 20mila euro dopo che ci eravamo scambiati i soliti regali”.

“Ribadisco che lui mi portava innanzitutto i pomodori del Vesuvio, cosiddetti del pendolo, perchè sa che mi piacciono molto, nonchè pullover e qualche bottiglia. Infine nel febbraio ancora successivo che dovrebbe dunque essere quello del 2007, ancora una volta di ritorno dal casinò di Sanremo, gli regalai ulteriori 50mila euro. Ricordo che in quest’occasione lui mi chiese se veramente fossero provento di una vincita al gioco e fossero, dunque soldi puliti, ed io per persuaderlo che così stavano le cose gli mostrai l’assegno di 340mila euro intestato a mia moglie e rilasciatomi dal casinò, non ancora incassato. Ciò bastò a tranquillizzarlo e, quindi, accettò i 50mila euro. In pratica dal Natale 2005 al febbraio-marzo 2007 ho consegnato al dottor Pisani 160mila euro”, dichiara Lo Russo.

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