Afghanistan, militare italiano muore in un’esplosione

di Redazione

 Roberto MarchiniHERAT. Un altro militare italiano, il caporal maggiore Roberto Marchini,28 anni, originario di Caprarola (Viterbo), geniere-paracadutista dell’ottavo reggimento del genio Folgore di Legnago, è rimasto ucciso in Afghanistan.

Un ordigno è esploso nell’area di Bakwa, nella parte meridionale del settore ovest a comando italiano, lasciando senza scampoil militare dell’ottavo reggimento del genio Folgore di Legnago chestava cercando di bonificare la strada dove dovevano passare mezzi blindati italiani. L’episodio avviene a dieci giorni di distanza dalla morte del caporal maggiore scelto Gaetano Tuccillo,morto in seguito all’esplosione di un ordigno nei pressi del villaggio di Caghaz, a 16 chilometri ad ovest di Bakwa, a est del distretto di Farah. Marchini è la quarantesima vittima nel contingente italiano in Afghanistan dall’inizio della missione. Il caporalmaggiore, alla terza missione all’estero,era al suo ultimo giorno di missione in Afghanistan, una volta rientrato dal servizio che stava svolgendo sarebbe dovuto partire per l’Italia.

CORDOGLIO. “Esprimiamo il nostro dolore per la perdita del caporal maggiore Roberto Marchini in Afghanistan e siamo vicini alla sua famiglia. Rinnoviamo ancora ai militari italiani impegnati in tutte le missioni di pace la gratitudine del Paese”. E’ quanto afferma il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha espresso “la gratitudine e il profondo cordoglio del Paese” per la morte del caporalmaggiore Marchini. Lo stesso ha fatto, tra gli altri, il ministro della Difesa Ignazio La Russa mentre il Milan ha fatto sapere in una nota che il premier Berlusconi non parteciperà al raduno della squadra a Milanello “trattenuto a Roma per la morte del nostro militare in Afghanistan”.

POLEMICHE.La morte di Marchini riaccende le polemiche sulla permanenza dei militari italiani in Afghanistan. “È sempre più drammatica la contabilità della missione. Un’altra morte dentro questa insensata strage” attacca il leghista Luca Zaia, presidente della Regione Veneto. “Sono stato facile profeta – aggiunge – nel chiedere che si ponga fine il più presto possibile a questa che, ancora una volta, definisco un’inutile strage. I tempi, la storia e il drammatico susseguirsi di questi eventi ce lo impongono”. Subito la risposta del ministro degli Esteri Franco Frattini: “È una nuova tragedia che ovviamente non diminuisce l’impegno dell’Italia”. “Siamo consapevoli – spiega il responsabile della Farnesina – che il momento è delicato, pericoloso, ma anche che la professionalità delle nostre donne e dei nostri uomini è assolutamente all’altezza della situazione”.

I FUNERALI.L’ultimo addio a Roberto Marchini dovrebbe svolgersi venerdì mattina a Roma. Al termine del rito, la salma verrà trasportata a Caprarola (Viterbo), dove sarà esposta fino alle 18 in una camera ardente allestita nella chiesta di Santa Maria della Consolazione, nel centro storico del paese. Infine si svolgeranno i funerali in forma privata e la tumulazione della salma nel cimitero di Caprarola.

UCCISO FRATELLO DEL PRESIDENTE KARZAI. In un altro attentato è stato ucciso il fratello del presidente afghano Hamid Karzai, Ahmad Wali Karzai, governatore della provincia di Kandahar. L’uomo si trovava nella sua casa di Kandahar, nel sud dell’Afghanistan, ed è stato ucciso per mano della sua guardia del corpo. Lo riferisce l’inviato della tv araba al-Jazeera, che cita una fonte della provincia meridionale afgana. Poco prima la tv iraniana al-Alam sosteneva invece che il fratello di Karzai era morto in un’esplosione di un ordigno lungo la strada.

IL CONTINGENTE ITALIANO.La riduzione del contingente italiano, che ha raggiunto quota 4.200 unità, il massimo previsto, è attesa per il secondo semestre di quest’anno e proseguirà in maniera più consistente nel corso del 2012. Il rientro sarà completato entro il 2014, data oltre la quale l’Italia potrebbe lasciare un ridotto numero di personale per l’addestramento delle forze di sicurezza afgane. Sono 4.200 i militari italiani che, tra le province di Kabul e di Herat, prendono parte alla missione multinazionale Isaf in Afghanistan. Il contingente italiano di stanza a Herat è dal 4 aprile 2011 al comando del Generale di Brigata Carmine Masiello, comandante della Brigata Paracadutisti “Folgore”. Il Regional Command West (RC-W), la zona sotto la responsabilitá italiana, è un’ampia regione dell’Afghanistan occidentale, grande quanto il Nord Italia, che si estende sulle quattro province di Herat, Badghis, Ghowr e Farah. La componente principale delle forze italiane è costituita dal personale proveniente dalla Brigata paracadutisti “Folgore” dell’Esercito. È presente inoltre un significativo contributo di uomini e mezzi della Marina Militare, dell’Aeronautica, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. La missione Isaf ha il compito di condurre operazioni “in cooperazione e coordinazione con le Forze di Sicurezza afghane e con le forze della coalizione, per assistere il governo afghano nel mantenimento della sicurezza, favorire lo sviluppo delle strutture di governo, estendere il controllo del governo su tutto il Paese ed assistere gli sforzi umanitari e di ricostruzione”.

SARKOZY: “ENTRO IL 2012 VIA 1000 SOLDATI FRANCESI”. Intanto, in occasione di una visita a sorpresaalla base del distretto di Sarobi, il presidente francese Nicolas Sarkozy ha confermato il ritiro di mille uomini entro la fine del 2012.”E’ necessario mettere fine alla guerra”, ha detto il capo dell’Eliseo. “Non siè mai posta la questione di tenere indefinitamente le truppe in Afghanistan”. La Francia ha schierato 4mila uomini nel tormentato Paese, la gran parte nel distretto di Sarobi e nella provincia nord-orientale di Kapisa. La visita a sorpresa di Sarkozy arriva all’indomani della morte di un soldato francese 22enne, vittima di “un tiro accidentale” (il dodicesimo dall’inizio dell’anno, il 64esimo dall’intervento francese in Afghanistan, nel 2001). Sarkozy ha reso noto che i rimanenti 3mila soldati saranno concentrati nella provincia di Kapisa.

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