Rifiuti, l’opposizione contesta il contratto con il Consorzio Unico

di Redazione

Vincenzo MagliuloFRIGNANO. “A Frignano la Tarsu passa da un costo per l’anno 2010 di 837.600 euro a 413.880 euro per l’anno 2011 con un aumento del 68.5%. E tutto il costo deve essere coperto interamente dai cittadini”.

Lo affermano i consiglieri di minoranza Vincenzo Magliulo, Francesco Pagano e Giuseppe Rurale, che nell’ultima seduta del Consiglio comunale, durante la discussione sul bilancio di previsione 2011, hanno chiesto la revoca della delibera di giunta 43/2011 e di prendere in considerazione “soluzioni alternative alla gestione del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti per un’ottimizzazione del costo-beneficio, evitando un enorme aggravio di spesa per i cittadini”.

Secondo i consiglieri “è stata certamente una scelta inopportuna quella dell’amministrazione di affidare il servizio di raccolta rifiuti a un consorzio ormai in liquidazione, non in grado di fornire un servizio adeguato, in linea con le disposizioni di legge in materia di raccolta differenziata. Un servizio che negli ultimi anni oltre a penalizzare i cittadini da un punto di igiene urbana ha comportato per le casse comunali un aggravio di spesa che si è tradotto in un maggiore esborso economico per i cittadini.

“E’ fuori dubbio – continuano – che la politica portata avanti dalla passata amministrazione, fatta di mancate contestazioni dei costi che il consorzio chiedeva e di abbandono della raccolta differenziata che pure aveva prodotto ottimi risultati (>45%) negli anni 2003, 2004, 2005 e parte del 2006, è stata assolutamente fallimentare. Bisognava mettere in discussione la funzionalità e l’efficienza del servizio prestato per il mancato raggiungimento del limite minimo di raccolta differenziata al 35% che ha comportato un aumento dei costi di smaltimento della frazione indifferenziata da 114 a 143 euro, circa 30 euro in più a tonnellata che comporta una ulteriore maggiore spesa annua di circa 120mila euro che vanno a gravare nelle tasche dei cittadini e nel contempo era anche doveroso avviare atti legali per i danni arrecati alle casse comunali. Invece si è adottato un nuovo contratto che oltre ad essere molto oneroso passando da un canone annuo di 456mila euro più iva per l’anno 2010 (53 euro ad abitante) a 609mila più iva per l’anno 2011 (71 euro ad abitante, con aumento del 35%) taglia ed elimina alcuni servizi previsti nella convenzione già in essere per il servizio di raccolta differenziata (che includeva lo spazzamento meccanico e manuale, il lavaggio strade,la pulizia caditoie) stipulata con il consorzio e approvata con delibera di Consiglio Comunale nel 2003. Questa spesa di 609mila euro più iva, sommata alla somma prevista per lo smaltimento di 550mila euro più l’uso della piattaforma per l’umido 100mila euro, più varie voci, porta a una spesa totale 1 milione e 413.880 euro per l’anno 2011”.

“La Giunta Comunale non poteva – a parere dei consiglieri di minoranza – revocare e modificare quello stabilito dal Consiglio Comunale nel 2003 per il servizio di raccolta rifiuti differenziata, ma poteva solo prorogare ancora per un anno il contratto già in essere deliberato dal Consiglio Comunale nel 2003, prevedendo solo ed esclusivamente il diritto della controparte agli adeguamenti economici contrattuali dei dipendenti e agli adeguamenti Istat annuali. Invece si è dato già seguito a questa delibera di Giunta addirittura con una validità retroattiva (la raccolta differenziata è iniziata l’11 luglio 2011) dei nuovi canoni dal 1 gennaio 2011, e sono già stati effettuati i relativi pagamenti fino a tutto maggio 2011”.

“L’amministrazione – incalzano dall’opposizione – per coprire la spesa prevista e camuffare l’ingente aumento del costo del servizio ha confermato le tariffe in uso per l’anno 2010 e, nel contempo, ha affidato a una società privata con compenso di 18mila euro (altra spesa) il recupero dei metri necessari proponendosi di tassare i cittadini censiti con le superfici catastali dichiarate, facendo pagare sempre di più a chi già paga e ignorando chi continua ad essere evasore totale”. Per i consiglieri di minoranza, che hanno chiesto un’attenta e dettagliata verifica al Revisore dei Conti del Comune, “rimane il fatto incontestabile che dalle tasche dei cittadini di Frignano, nel 2011, dovranno uscire per coprire economicamente i costi del servizio 1 milion e 413.880 euro, il 68.5% in più rispetto al 2010 e il 100 % in più rispetto al 2009”.

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