Attentato a Mumbai, è caccia ai gruppi ostili

di Redazione

 MUMBAI. Il ministro dell’Interno indiano, Palaniappan Chidambaram, ha affermato che è ancora troppo presto per fare ipotesi sui responsabili dell’attentato coordinato in cui mercoledì, a Mumbai, sono morte decine di persone e centinaia sono rimaste ferite.

Ciò che appare chiaro è che non si è trattato di un attacco ai mercati finanziari e che sono sospettati “tutti i gruppi terroristici in grado di portare simili attacchi: non puntiamo il dito -ha aggiunto Palaniappan Chidambaram – su un gruppo o un altro”.

Mercoledì tre esplosioni simultanee, due nella zona sud e una in pieno centro, hanno sconvolto la città industriale indiana nel pomeriggio, tra le 18.30 e le 19:00. Mumbai è così ripiombata nel terrore seguito all’attacco coordinato che il 26 novembre 2008 mise per tre giorni a ferro e fuoco la città: un commando di 10 militanti islamici attaccò hotel di
lusso, un ospedale, una stazione ferroviaria, un centro ebraico e diversi bar; e il bilancio finale fu di 195 morti, tra cui 27 stranieri.

E il quotidiano The Times of India fa notare che il 13 e il 26 sono le due date scelte dai militanti estremisti islamici per diversi attacchi in India, in particolare quelli attribuiti al gruppo estremista islamico Indian Mujahiddin (Im) legato ai fondamentalisti pachistani. Il quotidiano ipotizza infatti che dietro il triplice attentato di mercoledì 13 luglio ci possa essere la stessa sigla. Il perché della scelta di queste date rimane un mistero secondo il giornale che osserva: “Nessuno dei militanti dell’Im finora arrestati ha chiarito i motivi di questa curiosa coincidenza di date”.

A conferma della sua tesi, la fonte fa alcuni esempi. Il 13 maggio del 2008 sette esplosioni seminarono il terrore a Jaipur, la “città rosa” dello stato nord occidentale del Rajasthan uccidendo 50 persone. Il 26 luglio dello stesso anno gli attentatori entrarono in azione a Ahmedabad nel vicino stato Gujarat, teatro di terribili pogrom contro i mussulmani nel 2002. Il 13 settembre toccò a New Delhi con una catena di sei bombe piazzate in cestini della spazzatura. Il 26 novembre è la data dello spettacolare attacco agli hotel di Mumbai durato tre giorni. Il quotidiano sottolinea, inoltre, un’altra curiosa coincidenza, quella del 24esimo compleanno di Ajmal Kasab, l’unico terrorista sopravvissuto del commando che assaltò la metropoli, che si trova in una cella di massima sicurezza proprio a Mumbai.

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