Accordo ospedale-chiesa per seppellire feti abortiti: polemica a Caserta

di Redazione

Ospedale di CasertaCASERTA.Seppellire un feto abortito in un regolare cimitero? Da oggi è possibile, succede a Caserta e col benestare della Chiesa.

Un protocollo di intesa, approvato con delibera del 22 luglio scorso, tra l’Azienda ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano” e l’associazione “Difendere la vita con Maria” è stato infatti sottoscritto per promuove il seppellimento dei “bambini non nati” con la disponibilità del sindaco a concedere un apposito spazio nel cimitero cittadino e il “plauso del vescovo”.

L’associazione, attraverso il proprio sito web, specifica il suo obiettivo con riferimento “al documento della Congregazione della Dottrina della Fede – dedicato alla dignità della procreazione e della vita nascente – ‘Donum Vitae’ del 1987 dove è detto espressamente che: ‘I cadaveri degli embrioni e dei feti umani volontariamente abortiti o non, devono essere rispettati come le spoglie degli altri esseri umani'”.

Immediata la levata di scudi del sindacato medico Fp-Cgil Medici per il quale si tratta di una “violenza psicologica sulle donne da fermare”. Il protocollo, afferma la Fp-Cgil Medici, “potrebbe estendersi a diversi altri ospedali secondo la volontà espressa da don Maurizio Gagliardini, presidente dell’associazione ‘Difendere la vita con Maria’, di volerlo utilizzare come testimonial e ‘locomotiva’ in particolare nel Mezzogiorno”.

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