SAN CIPRIANO. Nella giornata del 13 luglio, intorno alle 12.30, si è verificato l’ennesimo incendio, presumibilmente doloso, in via Acquaro, nei pressi del liceo scientifico e dello stadio comunale di San Cipriano dAversa.
Gomme, pneumatici, materiale plastico, scarti di lavorazione, resine hanno continuato a bruciare per ore e sprigionato nellaria unenorme quantità di tossine cancerogene. Il rogo ha provocato una nube nerache ha costretto i cittadini che abitavano nelle vicinanze a barricarsi in casa per tutto il pomeriggio nonostante il termometro segnasse circa quaranta gradi.
Le fiamme altissime e la puzza insopportabile hanno attirato lattenzione dei ragazzi di FareAmbiente, che hanno allertato i vigili del fuoco e i carabinieri della locale stazione. Ben quattro le autobotti impegnate a spegnere le fiamme. Non parliamo più di semplici fuocherelli dicono da FareAmbiente ma di incendi di vaste proporzioni a nostro avviso paragonabili ad atti terroristici di scellerati criminali che, incuranti del danno che provocano non solo ai cittadini indifesi ma allintera zona, immettono nellaria diossina pericolosa per la salute umana e per le colture dellintera area.
Eppure, basterebbe poco per evitare questi disastri ambientali. afferma il presidente del sodalizio Leonardo Piccolo Parliamo di controllo del territorio e prevenzione, utilizzo delle guardie ambientali, videosorveglianza, il taglio siepi, rami alberi, ripulitura canali e corsi dacqua, mantenimento ripe dei fondi laterali, cura di aree edificate e non, dimesse o abbandonate, coltivate o incolte, nellambito dei cantieri edili e stradali, lungo gli argini stradali e dei corsi dacqua, in particolare vicino ai centri abitati. Basterebbe poco per evitare incendi e, laddove esistono minidiscariche, le amministrazioni dovrebbero intervenire tempestivamente mettendo in sicurezza lintera area. Ma dobbiamo constatare che le istituzioni sono ancora una volta inerti e dimostrano la loro totale impotenza di fronte a questo scempio che contribuirà ulteriormente ad appesantire la situazione di grave compromissione ambientale dei luoghi causata da innumerevoli sversamenti nellaria di rifiuti tossici.
Quanto è accaduto continua Piccolo è a dir poco incredibile in quanto situazione analoga si era verificata qualche settimana fa, i soci Giuseppe Sparaco e Antonio Di Costanzo avevano allertato i vigili del fuoco di Aversa nella stessa zona e documentato con foto la brutta situazione a seguito dell’altro spaventoso incendio di pneumatici, frigoriferi, televisori e altri rifiuti speciali.