Emergenza pronto soccorso ad Aversa, interviene il sindaco Martinelli

di Redazione

Pasquale Martinelli CASAL DI PRINCIPE. Pasquale Martinelli è un esperto della Sanità, affermato ortopedico e dirigente medico dell’ospedale napoletano “Cardarelli”.

Conosce bene l’argomento e non riesce proprio ad accettare la crisi del settore emergenza del Pronto Soccorso di Aversa, un presidio che – come è stato detto in tutte le salse – ‘rappresenta una risorsa per l’intero agro aversano’. Sulla questione, il sindaco di Casal di Principe commenta: “Troppo spesso si dimentica che i Sindaci sono gli effettivi responsabili della sanità locale e altrettanto troppo spesso i problemi del territorio non ottengono la più giusta visibilità – così l’incipit dell’intervento del sindaco Martinelli, pochi giorni dopo la riunione dei vertici comunali dell’agro, convocati ad Aversa dal sindaco Domenico Ciaramella e al cospetto di importanti esperti sanitari, del dirigente Asl Franco Balivo e del direttore sanitario del ‘Moscati’, Giuseppe Tatavitto, per discutere dell’importante problematica. Tutti i sindaci del comprensorio – incalza Martinelli – in prima fila noi primi cittadini dell’agro aversano, abbiamo più volte chiesto all’Asl di competenza un impegno concreto per risolvere il problema e per dare riposte efficaci alle istanze che la popolazione manifesta ogni giorno nei propri comuni di residenza”.

“Il nosocomio normanno – ricorda ancora una volta Martinelli – è una risorsa troppo importante per il territorio aversano, per cui non possiamo permetterci di continuare a trascurarlo, né spiegare le sue condizioni precarie con la perdurante crisi finanziaria della sanità regionale. Ritengo che la riorganizzazione dell’emergenza pronto soccorso di Aversa è più che possibile e a questo scopo bisogna riorganizzare il territorio e, se e quando arrivano delle emergenze da ‘codice bianco’, si deve poter disporre delle migliori professionalità del territorio. In parole semplici, è lo stesso territorio che deve poter fare da filtro; le professionalità sono, per esempio, perfettamente reperibili dalle strutture ospedaliere chiuse; è necessario dare la parola ai sindaci e fare in modo che siano questi a produrre i fatti secondo le responsabilità che loro competono per legge: solo così sarà veramente e finalmente salvaguardato il sacrosanto diritto alla salute dei cittadini e solo così il pronto soccorso di Aversa potrà assolvere all’enorme ruolo che gli spetta e dare risposte alle migliaia di domande di cura e assistenza che ne fanno per l’appunto il secondo presidio dell’intera regione Campania. Certo – insiste Martinelli – valorizzare, reperire ed impiegare le migliori professionalità mediche esistenti sul territorio e far sì che siano i sindaci a riorganizzare lo stesso territorio ed i ruoli della sanità, non deve far dimenticare un altro enorme fattore che sta dietro la problematica dell’emergenza pronto soccorso di Aversa: il lungo ed estenuante commissariamento dell’Asl e la sua ostinazione a negare, come invece stabilito dalla legge, la spesa dell’1% a favore dei comuni, per l’acquisto di strutture”.

“Hai voglia a parlare di deficit dell’Asl, di crisi economica dell’azienda – incalza Martinelli – ma se non si pone fine alla lunghissima stagione del commissariamento, se milioni di euro non vengono spesi, restano nelle casse Asl e non permettono ai comuni di apprestare energie e strutture utili alla salute dei cittadini , non sarà mai possibile produrre quelle proposte operative e ridare ruolo e funzioni esclusive ed idonee a quelle strutture come il pronto soccorso aversano”.

“Voglio augurarmi – sono gli auspici finali del sindaco Martinelli – che il nuovo manager dell’Asl possa e voglia fare tutto questo, organizzare le tante professionalità, prendere il personale che è negli ospedali. Voglio sperare soprattutto che siano rimosse quelle incrostazioni antiche per cui tanto personale, al di là delle sue effettive capacità professionali, resta immobile nei suoi ruoli, protetto da politici e sindacalisti. E in merito sarebbe ormai necessario che la politica, di ogni partito e/o schieramento, mettesse mano a proposte efficaci ed operasse un vero cambio di rotta. Ma questo è un altro tema…”.

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