CAPUA. Giovedì 28 luglio Il Teatro dellArchitempo chiuderà ledizione estiva 2011 con Vietato attraversare i binari firmato da Michele Pagano.
Lappuntamento sarà ancora una volta alle 21.30 nello splendido cortile di Palazzo Lanza, a Capua. La rassegna diretta da Giuseppe Bellone ed Emanuele Tirelli saluterà il pubblico con una produzione di Officina Teatro che vedrà in scena Carmen Pommella e Maurizio Murano, protagonisti di una vicenda si svolge, tutta, lungo il binario di una stazione deserta che fa da scenario a una relazione pericolosa.
Due sconosciuti, senza alcuna affinità apparente se non quella del binario nella notte solitaria, si producono in dialoghi esilaranti e grotteschi, e in continui inciampi. La chiave di narrazione, leggera e semiseria, dà voce ai profondi lamenti di un personaggio femminile disgregato sul piano affettivo e, proprio per questo, teneramente disorientato dalle sue stesse inconfessabili pulsioni.
La storia descrive un immaginario femminile variegato: triste, ironico e diffidente, ma a volte ingenuamente generoso e, più spesso, amaramente disilluso. Nel dialogo con lalter ego maschile emerge tutta la stravagante e maliziosa fantasia della protagonista. Quelluomo, apparentemente un estraneo, sembra toccare tutti i tasti giusti per portare allo scoperto fantasmi, ma anche sogni e vanità. Forse anche lui è solo frutto della fantasia, o forse no. Nel vuoto desolante delle atmosfere urbane, si sfogano e si incontrano il bisogno dellascolto e del racconto. Un treno che non arriva mai è la metafora di una speranza, debole ma concreta, che la ripetitività possa lasciare spazio allimprevisto e al cambiamento.
Per lautore e regista Michele Pagano il contrasto drammaturgico tra Lui e Lei, mai nominati per nome, è simboleggiato dal binario su cui cammina la storia. Paralleli e distanti, bianco e nero, yin e yang.