Rifiuti, stallo sul decreto del governo. 3500 tonnellate da Napoli a Genova

di Redazione

Stefania PrestigiacomoNAPOLI. Sbanda ancora la maggioranza sul decreto rifiuti per la Campania. A far andare fuori strada la tenuta di Pdl e Lega in Aula è stata la votazione sulle mozioni al provvedimento salva-Napoli, sulle quali il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo aveva posto parere favorevole del governo.

La Prestigiacomo è stata sconfessata dal Pdl e da tutti i ministri che hanno votato contro le sue indicazioni. Intanto il decreto che affronta la nuova emergenza rifiuti del capoluogo Partenopeo si avvia, con il ritorno in commissione Ambiente, sulla strada della decadenza anche per evitare nuovi attriti tra Pdl e Lega. Lo stop al decreto apre comunque la strada ai trasferimenti fuori regione.

ROMANO. “La situazione complessiva e la confusione che si è generata a seguito del dibattito parlamentare non aiuta. Il rischio di impasse è forte”. L’assessore all’Ambiente della Regione Campania, Giovanni Romano, interviene sulla questione del decreto rifiuti rimandato in Commissione ambiente. “Se il provvedimento viene ritirato non avremo più una norma di legge e allora ci sarebbero maggiori possibilità per sfruttare il dispositivo del Consiglio di Stato – afferma – se invece viene lasciato in Commissione ein attesa dei tempi della decadenza, vuol dire che abbiamo una norma che sarà contrastante con la sentenza”. Il risultato, spiega, “sarà che anche gli operatori di questo settore, di fronte a una confusione avranno difficoltà a rimettersi in moto. La situazione si complica ulteriormente”. Al momento, ricorda Romano, la Campania ha stretto tre accordi con Liguria, Emilia Romagna e Toscana nelle quali vengono inviate ogni giorno, rispettivamente, 300 tonnellate nella prima, 200 tonnellate a testa nelle altre due. “Settecento in tutto – dice – ne servirebbero almeno altre 700. Ci sono operatori di altre regioni, le società provinciali, che hanno dichiarato di essere disponibili ma è evidente che le Regioni non daranno il nulla osta se prima non capiranno quel è il quadro normativo di riferimento”. “Non penso che riusciremo a chiudere l’accordo con la Sicilia dove c’è un problema strutturale serio e la Puglia continua a mantenere la sua posizione, sostenendo comunque che si deve chiedere il nulla osta – aggiunge – Che la Puglia si arrabbi perché ci sono stati accordi tra gestori lo capisco, ma ora l’impressione è che la posizione sia politica. Vendola dice che c’è bisogno di un accompagnamento nazionale. Ora bisognerebbe capire se è solo questo l’impedimento perché la soluzione si troverebbe, se invece è carenza di volontà allora avremmo perso tempo”.

AMPLIAMENTO DIFFERENZIATA.La prossima settimana il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo sarà a Napoli per presentare un programma di ulteriore ampliamento della raccolta differenziata. Questo è quanto emerge dopo un incontro, oggi a Roma nella sede del Ministero a largo Carlo Goldoni, tra lo stesso ministro e il sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Dopo oltre due ore di riunione, a cui hanno partecipato anche il vicesindaco partenopeo Tommaso Sodano e il direttore del Conai Walter Facciotto, si è deciso “un forte impegno comune, supportato dal consorzio, per accrescere i livelli di raccolta differenziata” all’interno della città e nelle zone coperte dal servizio. Questo riguarderà soprattutto i materiali da destinare al riciclo con “l’obiettivo di raggiungere entro dicembre 330 mila abitanti”.

1800 TONNELLATE IN STRADA.Sono circa 900 le tonnellate di spazzatura che da questa mattina i mezzi dell’Asìa – l’Azienda speciale di igiene ambientale del Comune di Napoli – hanno già conferito agli impianti di trattamento. Ieri, secondo quanto si apprende dall’ufficio flussi della Regione Campania, sono state smaltite ben 1450 tonnellate di spazzatura provenienti da Napoli, ripartite tra i vari impianti. Duecento tonnellate di frazione trattata sono state invece destinate in Liguria. Al momento, in città, le giacenze ammonterebbero a circa 1800 tonnellate. Disagi, invece, continuano a registrarsi in alcuni comuni della provincia.

A GENOVA ARRIVANO 3500 TONNELLATE.Saranno 3.500 le tonnellate di rifiuti che da Napoli arriveranno a Genova. Alle 2.500 deliberate dalla giunta della Regione Liguria, nei giorni scorsi devono sommarsi le mille tonnellate già arrivate subito dopo l’emanazione del decreto, ieri rimandato alle Commissioni dal Parlamento. Lo ha reso noto questa mattina a Radio19 Carlo Senesi, assessore al Ciclo dei rifiuti del Comune di Genova. “I camion sono arrivati da una settimana, dieci giorni, suddivisi in tre tranche da 200, 300 e 500 tonnellate – ha detto Senesi – autorizzati comunque dalla Regione. C’è stato ovviamente un controllo dai responsabili della discarica dell’Amiu che hanno detto che i rifiuti sono conformi. Credo che questo quantitativo vada a sommarsi a quello stabilito dal Consiglio regionale”.

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