Litorale domizio preso d’assalto: traffico in tilt e stabilimenti strapieni

di Antonio Taglialatela

 CASERTA. Sembrano tornati i “tempi d’oro” per il litorale domizio, domenica mattina preso d’assalto dai bagnanti delle province di Caserta e Napoli.

Sin dalle otto il traffico è andato in tilt lungo la domiziana: code chilometriche di vetture, sotto il sole cocente, in viaggio per conquistare l’ambito posto negli stabilimenti balneari, che già in settimana si erano garantiti numerose prenotazioni. Infatti, molti bagnanti, una volta giunti a destinazione,sono rimasti a bocca asciutta: niente da fare, non c’era più un ombrellone e un lettino disponibile, tutto esaurito a Cuma, Varcaturo, Licola, Pinetamare, Ischitella, Baia Verde, Mondragone, fino a Baia Domizia e al confine laziale.

Un “successo di pubblico” inaspettato, che ha sorpreso gli stessi gestori degli stabilimenti, increduli dopo anni di “magra” rispetto agli anni in cui la costa domizia era meta preferita dei casertani e napoletani, poi emigrati verso il litorale pontino, in cerca di un mare pulito. Ad incidere, probabilmente, le notizie confortanti propriosulla qualità delle acque, frutto di una nuova politica di tutela dei corsi d’acqua e del mare che da oltre quattro anni sta caratterizzando la riviera domiziana, nonché del lavoro svolto dal governo e dalla Regione Campania nel predisporre gli appositi interventi giuridici e strutturali nei settori critici, quali ad esempio quello dei Regi Lagni. E, non da meno, dei provvedimenti giudiziari che hanno smantellato la gestione criminale del ciclo integrato delle acque reflue e il controllo sugli impianti di depurazione, che sta sortendo buoni risultati.

Ora si intende centrare un prestigioso traguardo: far sventolare la bandiera blu sulle spiagge domizie.

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