Il governo battuto due volte sul decreto rifiuti

di Redazione

 NAPOLI.Il governo va sotto due volte sull’emergenza rifiuti a Napoli. La maggioranza vota contro due mozioni dell’Idv e dell’Api, e perde clamorosamente.

Anche perché vota contro il parere espresso in merito dal ministro all’Ambiente Stefania Prestigiacomo, chiaramente infastidita per quanto accaduto. Il testo dell’Italia dei Valori è passato con 287 no, 296 sì e sei astenuti. Pdl e Popolo e territorio (gli ex “responsabili”), hanno subito dopo deciso di ritirare le loro mozioni in tema di rifiuti che avrebbero dovuto essere votate. E la cosa ha provocato altra confusione. Dopo qualche momento di tensione, è stata la stessa Prestigiacomo a minimizzare sostenendo che c’è stata sì una confusione sui voti ma che è colpa della fibrillazione della giornata. Ma, ai suoi più vicini collaboratori, Prestigiacomo ha confidato il timore che ci sia qualcuno nel centrodestra che vuole giocare a fare “scaricabarile”.

Il decreto legge, che prevede il trasferimento della spazzatura campana verso le altre Regioni, martedì ha spaccato la maggioranza. In particolare, la Lega chiedeva che l’ultima parola fosse data ai governatori del nord. L’ipotesi di un ritiro del provvedimento, vista la situazione di “stallo” che si è creata, era nell’aria.

PRESTIGIACOMO: “SCONFESSATA”.“No, non mi sento sconfessata”, ha commentato il ministro dell’Ambiente. “Oggi è una giornata di particolare confusione ed è evidente che ci sono stati voti pasticciati, di cui mi rammarico, ma non mi sento sconfessata perchè non posso certo cambiare idea sul parere ad una mozione che chiede che i soldi per la Campania siano spesi con trasparenza” ha detto il ministro. Ma un suo collega, che preferisce restare anonimo, spiega che c’era stato in precedenza un confronto sulla questione con la Prestigiacomo, che si sarebbe “impuntata, insistendo sulla sua posizione”. Il risultato è stato che “in aula c’è stato un pasticcio, un qui pro quo”. Sulle sorti, invece, del dl rifiuti che era osteggiato dalla Lega e che con il voto di oggi torna all’esame della Commissione Ambiente della Camera, sono praticamente tutti d’accordo: “muore lì” anche perché, dicono diversi esponenti del governo, “con l’ordinanza del Consiglio di Stato, il problema è risolto”.

BRAMBILLA RIMPROVERATA.Ma la tensione del Pdl viene confermata anche da un altro episodio, una ramanzina dai toni decisi, rivolta dal capogruppo del Pdl Cicchitto al ministro Brambilla, accusata di avere un “livello di presenza bassissimo”. Secondo quanto però raccontano altri, la Brambilla era regolarmente in aula. E quando Cicchitto, forse non vedendola, ha chiesto notizie di lei, si è subito avvicinata al capogruppo. In ogni caso, al termine del confronto tra i due, il ministro del Turismo si è allontanata con Denis Verdini.

IPOTESI NUOVO PROVVEDIMENTO.Il decreto legge, che prevede il trasferimento della spazzatura campana verso le altre Regioni, martedì ha spaccato la maggioranza. In particolare, la Lega chiedeva che l’ultima parola fosse data ai governatori del nord. L’ipotesi di un ritiro del provvedimento, vista la situazione di “stallo” che si è creata, era nell’aria. E spunta l’ipotesi di un nuovo provvedimento anche per evitare di lasciare “margini di ambiguità legislativa” dopo l’ordinanza del Consiglio di Stato. A dirlo è il presidente dei deputati della Lega Marco Reguzzoni.

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