Emilia Romagna e Umbria dicono ‘No’ ai rifiuti di Napoli

di Redazione

 NAPOLI.Aveva fatto ben sperare il (quasi) primo “sì” della Liguria sull’accoglimento dei rifiuti dalla Campania, ma ieri dalla Sicilia è arrivato uno stop.

E si terme l’effetto a catena sulle altre regioni: delle 8 contattate nelle ultime 48 ore, solo la Liguria è pronta a formalizzare, con una delibera di giunta, l’accoglimento di circa 20mila tonnellate. De Magistris: “Gesto di grande solidarietà della Vincenzi, mi aspetto lo stesso da Pisapia a Milano”. La Lega annuncia una mozione al consiglio comunale di Milano per bloccare gli arrivi.

La provocazione di Salvini: sì ai rifiuti campani e De Magistris fa l’inceneritore. Intanto il governatore Caldoro, che ha preso contatti con Sicilia, Puglia, Molise, Marche, Emilia-Romagna, Toscana, Lombardia e Friuli Venezia Giulia, organizza i parlamentari campani, non solo di centrodestra. Il piano è di fare da testa d’ariete per modifiche al decreto. E si prepara la battaglia in aula perché il nullaosta venga soppresso.

“Noi abbiamo fatto sabato e domenica tutto quello che spettava alla Regione. Abbiamo fatto la richiesta alle altre Regioni ed ora ci aspettiamo il nulla osta in tempi rapidi perchè la situazione di crisi”. Lo ha detto ai tg della Rai, il presidente della Giunta regionale della Campania, Stefano Caldoro, dicendo di aspettare dalle Regioni “un segnale di solidarietà ma io ricordo che noi facciamo dei conferimenti che però vengono compensati dal punto di vista economico”.

Il Comune di Milano invierà a Napoli sette compattatori di immondizia per dare il suo contributo per risolvere l’emergenza rifiuti: a comunicarlo è stato oggi il sindaco Giuliano Pisapia che ha ricordato come “Milano ha già contribuito in passato a dare aiuto a tutte le città italiane in difficoltà”.

Per questo, dopo “un approfondimento”, il primo cittadino ha deciso di “dare sette compattatori a Napoli come fatto in passato”. Pisapia ha promesso anche di “fare tutto il possibile” affinchè venga modificato il decreto legge governativo perchè, a suo dire, “la Lombardia può dare ancora un piccolo contributo” anche sul versante dello smaltimento della spazzatura.

La decisione di inviare i compattatori è arrivata dopo una serie di contatti con il sindaco di Napoli. “Ho sentito telefonicamente oggi De Magistris e il vicesindaco Sodano che si sono detti ben lieti dell’aiuto – ha affermato Pisapia a margine di un evento – e ritengono particolarmente utile ad aiutare a risolvere il problema della spazzatura a Napoli questo prestito che Milano fa a una città che sente vicina”. Sul fronte dello smaltimento, e non solo della raccolta, dei rifiuti invece “c’è un decreto legge del governo per cui ogni scelta viene demandata al presidente della Regione. – ha aggiunto il sindaco – Da parte mia cercherò di fare tutto il possibile affinchè il decreto legge, in sede di conversione, venga modificato perchè la Lombardia può dare ancora un piccolo contributo per risolvere definitivamente” la questione.

IL PIANO DISCARICHE. Si mette a punto il piano definitivo per il ciclo integrato dei rifiuti. Questi i punti: allungare la vita alle discariche di Chiaiano, Terzigno e Giugliano di almeno un anno, poi 4 minidiscariche per 36 mesi per smaltire un milione di tonnellate; quindi l’utilizzo di 124 cave dismesse per arrivare a fine 2013 con i termovalorizzatori di Napoli Est, Salerno e Giugliano attivi; definire i contratti per mandare in Scandinavia un po’ della nostra monnezza. Vertice Caldoro-Cesaro per le discariche.

Si stabilizzano le giacenze di rifiuti per le strade di Napoli che, fa sapere l’Asia, azienda speciale del Comune di Napoli addetta all’igiene della città, si attestano tra le 1200 e le 1300 tonnellate, più o meno lo stesso quantitativo presente nelle strade prima del week end. Una stabilizzazione, fa sapere il presidente dell’azienda Raphael Rossi, dovuta al fatto che “la domenica pomeriggio alcuni impianti sono chiusi”.

La situazione, però, potrebbe peggiorare perchè da oggi non si può sversare nella discarica di Chaiano. Alla mezzanotte di ieri sono state 110 le tonnellate conferite negli impianti, mentre, alle otto di questa mattina sono state 384 in tutto le tonnellate sversate. A Giugliano sono state conferite 217 tonnellate sulle 400 disponibili, a Tufino 167 su 300, mentre negli impianti di Caivano e Santa Maria Capua Vetere, al momento, non sono ancora stati sversati quantitativi. “Il problema – sottolinea Rossi – lo avremo a partire da oggi perchè non potremo più sversare a Chiaiano. L’Ufficio Flussi ci ha dato questa indicazione, ora aspettiamo di sapere dove andare”. Rimangono critiche alcune zone di Napoli: tra queste, i quartieri di Fuorigrotta, Pianura, Soccavo e Ponticelli. Diminuzione, invece, per i roghi: 14, la scorsa notte, tra Napoli e provincia.

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