Caputo (Pd): “Una legge per salvare Carditello”

di Redazione

Nicola CaputoCASERTA. “Dobbiamo evitare che il Real Sito di Carditello venga venduto ad un asta pubblica, già fissata dal giudice delle esecuzioni immobiliari per l’autunno prossimo”.

Lo ha dichiarato Nicola Caputo, consigliere regionale del Pd e presidente della Commissione Trasparenza, nel corso dell’audizione sulla situazione del Real Sito borbonico di Carditello. Erano presenti all’audizione, Emiddio Cimmino, sindaco di San Tammaro, Raffaele Zito di Agenda 21, Alessandro Manna, presidente associazione Siti Reali, Fabrizio Montevecchi, Sga Spa, Pietro Angelino, dirigente Assessorato regionale Demanio e Patrimonio, Francesco Massaro, dirigente Assessorato Agricoltura, Paola R. David, Soprintendente ai Beni Culturali per Caserta e Benevento. “C’è, dunque, il concreto pericolo che il complesso architettonico borbonico venga venduto a privati e per di più – spiega Caputo – ad un prezzo che, per i particolari meccanismi della procedura esecutiva, potrà essere, a seguito di eventuali ribassi d’asta, molto inferiore al suo valore reale”.

“Il Real Sito Borbonico di Carditello – continua Caputo – nel corso degli anni ha subito continui furti, danneggiamenti, atti di vandalismo ed illegittime intrusioni. Da sempre la stampa locale e le associazioni culturali attive sul territorio, lamentano lo stato di totale abbandono e degrado della struttura”. “Si può affermare – dichiara Caputo – che la mancata valorizzazione della Reggia di Caserta e del Real Sito di Carditello hanno tarpato le ali allo sviluppo del turismo culturale in provincia di Caserta”.

“Proporrò al Consiglio regionale – annuncia Caputo – con il Consigliere Eduardo Giordano, una legge che possa finanziare l’acquisizione dell’immobile e che preveda sistemi di gestione finalizzati alla valorizzazione e alla fruizione pubblica”. “E’ necessario stabilire anche, quale soggetto giuridico possa in modo efficace, gestire il bene, per esempio attraverso una fondazione, così come avviene per la gestione di altri beni architettonici di interesse storico in Italia”. “Con la vendita a privati della Reggia di San Tammaro – conclude il presidente Nicola Caputo – ed il rischio concreto che possa nelle mani sbagliate, la vocazione turistica del nostro territorio sarà annullata irreversibilmente”.

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