Ciaramella toglie le deleghe all’assessore Della Valle

di Redazione

Gino Della ValleAVERSA. La rottura era nell’aria. Si pensava che a farsi fuori dal Popolo della Libertà sarebbero stati loro stessi: gli assessori Giampaolo Dello Vicario e i consiglieri comunali Emilio Scalzone e Michele Galluccio, …

… tutti rigorosamente ex Alleanza Nazionale, con l’aggiunta, forse, di Nicola Andreozzi. Invece, il primo passo lo ha compiuto il sindaco Mimmo Ciaramella dopo una cen-riunione che ha fatto registrare la presenza di tutti gli assessori e consiglieri comunali della ex Forza Italia con lo stesso primo cittadino, il coordinatore cittadino e vice presidente dell’amministrazione provinciale Nicola Golia e il coordinatore provinciale il senatore Pasquale Giuliano. Frattura insanabile nel Pdl di Aversa con il sindaco che ha ritirato le deleghe (viabilità, polizia municipale e protezione civile, lasciandogli solo lamanutenzione delle strade) all’ex alleanzino Gino Della Valle e si appresterebbe a fare la stessa cosa con il collega Dello Vicario.

A dare il via all’epurazione, ufficialmente, non ci sarebbero motivi politici, ma insanabili contrasti con il comandante della polizia municipale Stefano Guarino su una serie di argomenti, tra cui l’utilizzo dei fondi delle contravvenzioni al codice della strada. Tanto che, in occasione della seduta di giunta per l’approvazione del bilancio preventivo 2011, i due assessori ex alleanzini avevano addirittura abbandonato il tavolo di lavoro, non votando la bozza del documento contabile portata dal collega la bilancio Pasquale Diomaiuta.

Secondo i bene informati, la decisione del “gotha” del Pdl aversano sulla revoca delle deleghe a Della Valle (e a seguire a Dello Vicario) sarebbe dovuta alla decisione di entrambi, ma soprattutto di quest’ultimo di dare vita anche nella città normanna, sulla scia di quanto avvenuto a Caserta, insieme al consigliere regionale Polverino, ad “Aversa Più”, una lista che lo vedrebbe candidato a sindaco.

Da tutti gli interessati bocche cucite e telefoni spenti. Ora si pone anche il problema della tenuta della maggioranza di centrodestra, ma Ciaramella e soci non sono degli sprovveduti e prima di agire avranno già fatto i propri calcoli per assicurarsi l’approvazione del bilancio programmatico 2011 e, quindi, la tranquillità per questi ultimi mesi di amministrazione.

CAPASSO (FLI) SOLIDALE CON DELLA VALLE. Il capogruppo di Fli in Consiglio comunale, Rosario Capasso, commenta: “Leggo che il sindaco ha revocato o abbia intenzione di revocare le deleghe assessoriali all’assessore Della Valle, per poi completare tale percorso revocatorio anche nei confronti dell’assessore Dello Vicario. Ebbene, non credo che il primo cittadino voglia depenalizzare gli assessori di riferimento ‘ex An’ solo perché si sono rifiutati di votare il bilancio in giunta. Perché, se così fosse, saremmo in presenza di un cd. stato di regime dittatoriale invece che democratico. E come si ci trovassimo in Iraq, con Saddam Hussein, e non in Italia, un paese democratico e civile. E come se Aversa fosse un accampamento di mujaidin. Giustificare poi, il ritiro delle deleghe con l’incompatibilità del dirigente preposto dell’assessore, veramente e come credere l’asino che vola. La chiave di lettura è diametralmente opposta: il sindaco, stretto nell’angolo dai suoi stessi compagni di partito, esausto e scaricato politicamente parlando, non può più contenere lo stesso fuoco amico. Si trova fra due fuochi ed è destinato a soccombere. Pertanto, reagisce in modo abnorme ad una giusta e legittima azione politica. Ciò posto, esprimo tutta la mia totale solidarietà all’assessore Della Valle, aggiungendo che sono pronto a dimettermi da consigliere comunale se il primo cittadino revoca le deleghe agli assessori. Ai posteri l’ardua sentenzia”.

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