Tamburrino chiede tempo al comitato “Per una città pulita”

di Redazione

Nicola Tamburrino VILLA LITERNO. A seguito delle accuse rivolte all’amministrazione comunale dal nascente comitato “Per una città pulita”, il neo sindaco Nicola Tamburrino prende posizione in modo netto.

“Se fossimo ancora in campagna elettorale – esordisce il primo cittadino liternese – mi chiederei chi c’è dietro questo sedicente comitato e perché si sveglia solo adesso che siamo stati eletti noi, mentre è rimasto in silenzio negli anni precedenti. Non mi pare che prima delle elezioni la situazione fosse migliore di adesso”.

In particolare, Tamburrino non digerisce il riferimento ai Lavoratori socialmente utili: “E’ vero che abbiamo oltre cento Lsu ed è vero (come dice il comitato “Per una città pulita”) che il servizio reso da molti di loro non è all’altezza delle aspettative – ammette il Sindaco – ma questa è una situazione che parte da lontano: in paese tutti sanno come stanno le cose, tutti conoscono come si è arrivati a questa situazione insostenibile”.

Però Tamburrino non cade nel tranello della polemica ed analizza le accuse che gli vengono rivolte: “La campagna elettorale è finita, i cittadini hanno scelto questa amministrazione e ci chiedono, anzi pretendono, che noi facciamo funzionare la macchina comunale, che facciamo lavorare impiegati ed Lsu, che affrontiamo i problemi del territorio, dalla pulizia delle strade alla tutela dell’ambiente, dal traffico alle politiche sociali. E noi vogliamo dare risposte concrete: èvenuto il tempo di assumersi le proprie responsabilità, per tutti, amministratori e lavoratori. Sono i cittadini che ce lo chiedono”.

Per questo motivo, il sindaco haindetto una riunione con tutti i Lavoratori socialmente utili (convocati per mercoledì mattina, alle ore 8.45, nellaSala Splendore di piazza Marconi), durante la quale saranno affrontate proprio le problematiche connesse alle modalità di impiego del personale Lsu, che deve essere efficiente, senza gravare in modo eccessivo sulle casse del Comune.

“La situazione contabile dell’Ente – ammette il sindaco – non è rosea, inutile prendersi in giro: è arrivato il momento di rimettersi in riga. Una parte degli Lsu compie un lavoro lodevole a supporto della macchina amministrativa, ma ce ne sono molti che non lavorano come dovrebbero e spesso non sono presenti. Compito di noi amministratori è quello disanare questa ingiustizia, nel rispetto di chi si impegna ogni giorno (e a prescindere dal colore politico degli amministratori) e nel rispetto dei cittadini, che stanno affrontando una crisi economica grave e non sopportano più di vedere tanti sprechi. I prossimi mesi serviranno a capire come dobbiamo comportarci, analizzando caso per caso”.

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