Libera: “La zona industriale trasformata nel ‘gabinetto’ della Campania”

di Redazione

 TEVEROLA. Nelle scorse settimane il circolo politico culturale “Libera Gricignano” si è interessato del problema della “puzza”, ed ora interviene sulla presenza “a iosa” nella zona industriale di Aversa Nord (Gricignano-Teverola-Carinaro) di numerose aziende che trattano rifiuti pericolosi e non.

“Affrontando il tema della ‘puzza’ – spiegano da Libera – abbiamo ricondotto tale fenomeno all’attività di un’azienda sita nella zona industriale che, a differenza di quanto ci hanno sempre fatto credere gli ex amministratori, non tratta solo materiali ferrosi ma anche e soprattutto frazione organica, umido proveniente dai comuni di Acerra, Maddaloni, Aversa, Sant’Agnello, Marcianise, Sant’Anastasia ed altri. Su nostre sollecitazioni il problema, quanto meno quello della puzza, sembra essersi risolto”.

“Ma – sottolineano dal circolo – ulteriori indagini, portate avanti da ‘Libera’, hanno prodotto risultati davvero sconcertanti. Infatti, una nuova ditta, la ‘Gav Srl’, è stata autorizzata dalla Regione Campania con decreto dirigenziale numero 106 del 17 maggio 2011 (scarica) all’attività di gestione rifiuti pericolosi e non, per un impianto già esistente ed operante nel comune di Gricignano – zona industriale Asi Aversa Nord, su un’area di complessivi 3.940 metri quadri. E non finisce qui. Sempre nella zona industriale di Gricignano, come risulta dall’Area Valutazioni Ambientali della Regione Campania, è in attesa di autorizzazione per un progetto relativo alla gestione di rifiuti pericolosi un’ennesima azienda, la ‘Emme Ecologia’. In poche parole, l’ex amministrazione Lettieri non solo non ha regolamentato la zona industriale ma l’ha di fatto trasformata nel ‘gabinetto’ della Campania, rilasciando numerose concessioni edilizie ad aziende che trattano rifiuti pericolosi e non, fregandosene dei conseguenti rischi per la popolazione”.

“Ormai – continuano da Libera – tutti gli imprenditori sanno che chiunque di loro abbia intenzione di investire nel business dei rifiuti, si insedia nella zona industriale di Gricignano ed avrà la certezza di essere autorizzato dalla Regione Campania, in quanto l’area sembra aver acquisito la connotazione ‘a munnezza’, precisamente zona ‘a vocazione rifiuti’. Infatti, sul nostro territorio, già operano diverse aziende del settore rifiuti pericolosi e non: Progest, Ecotransider, Resit, S.r.i., Erreplast, Ecospital, Gav e la Emme Ecologia in attesa di autorizzazione, e chissà quante altre ancora insistono sul territorio dei comuni vicini e quante altre se ne insedieranno se non mettiamo la parola fine, in attesa di una riqualificazione nonché diversificazione della zona industriale che possa, da un lato, intercettare le esigenze di investitori che portano lavoro e non necessariamente rifiuti e, dall’altro, salvaguardare il territorio e l’ambiente in cui viviamo. Ambiente, assai compromesso per colpa evidente dell’ex amministrazione che ha trasformato Gricignano nell’ombelico del mondo per gli imprenditori operanti nel business dei rifiuti”.

Tutto ciò, – concludono da ‘Libera’ – se messo in relazione con i dati presenti nell’ultimo studio sulla Mortalità in Campania effettuato dalla Regione Campania – Assessorato alla Sanità Settore Prevenzione, Assistenza Sanitaria, Igiene Sanitaria Osservatorio Epidemiologico Regionale – certamente non fa ben sperare per il futuro. Infatti i dati pregressi testimoniano che i tumori del canale digerente, più responsabili di morte, riscontrano i valori di mortalità più alti nelle Asl di Caserta1 e Caserta2 ed in particolare nel distretto 35 di Gricignano (dati Regione Campania)”.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico