I sindaci atellani insieme per rilanciare l’Unione

di Redazione

Eugenio Di SantoSUCCIVO. “La storia comune per una politica di sviluppo dell’area atellana condivisa e coerente con la vocazione del territorio”.

E’ questa, in estrema sintesi, la conclusione a cui sono addivenuti i sindaci dell’agro atellano al termine di un incontro il cui tema principale era quello di rilanciare le sorti dell’Unione dei Comuni Atellani, organismo che, dopo una fase di partenza promettente e di buona prospettiva, negli ultimi tempi sembrava inesorabilmente destinato a naufragare, risucchiando sogni e speranze di quanti avevano creduto nella sua costituzione. Da ieri le cose sembrano tuttavia prendere un nuovo corso, non più negativo ma anzi pregno di progettualità e idee condivise.

A smuovere le acque è stato il sindaco di Sant’Arpino Eugenio Di Santo che lo scorso 15 giugno, con apposita nota indirizzata ai colleghi atellani, ha invitato tutti a fare una riflessione comune affinchè si bloccasse il processo degenerativo che aveva minato le radici dell’organismo sovracomunale atellano.

Di qui la necessità dell’incontro che si è svolto proprio presso il Palazzo Ducale di Sant’Arpino. Oltre al promotore dell’iniziativa, erano presenti i sindaci di Cesa e Frattaminore, Enzo De Angelis e Vincenzo Caso, e il vicesindaco di Succivo, Amedeo Iovinelli. I commissari del comune di Gricignano, benché assenti, hanno fatto pervenire la loro totale adesione all’incontro. Significative le conclusioni della riflessione: adoperarsi tutti con passione e determinazione per rilanciare le ragioni – soprattutto quelle culturali – che avevano sollecitato la fondazione dell’Unione dei comuni di Atella.

Ridefiniti i principi e le finalità dell’organismo, già dalla prossima settimana il tavolo dei sindaci, raccogliendo anche gli utili suggerimenti di esperti e operatori vari, si riunirà nuovamente per redigere un documento che elenchi alcuni obiettivi concreti su cui poter lavorare immediatamente per una loro piena attuazione. Obiettivi naturalmente di portata ampia e in grado di incidere su tematiche fondamentali per lo sviluppo armonioso e sostenibile dell’agro atellano. Azioni mirate e non più rinviabili che dovranno prova concreta della volontà di rilancio dell’Unione e, di conseguenza, ridare fiducia alla popolazione intera del territorio atellano che in nome di un glorioso passato si aspetta non più buone intenzioni ma fatti concreti all’insegna dei comuni valori atellani.

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