Tessitore: “Costretti ad aumentare la Tarsu”

di Redazione

Raffaele TessitorePARETE. “Il Comune di Parete è costretto ad aumentare la Tarsu”. Lo afferma l’assessore all’Ambiente, Raffaele Tessitore, che ha deciso di intervenire per fare un po’ di ordine in merito a questa notizia.

Nell’ultimo consiglio comunale si è deliberato un aumento della Tarsu pari al 39% rispetto all’anno precedente. La Provincia, infatti, stabilisce che i Comuni inadempienti siano “puniti” con un aumento del costo della frazione indifferenziata, per cui si passa da 114 euro a 143 euro a tonnellata.

“Quest’aumento – chiarisce l’assessore – è in parte dovuto (32%) alla rimodulazione del canone mensile che il Comune paga al Consorzio e che è stata deliberata dalla passata giunta comunale nel mese di aprile 2011. Tale rimodulazione ha stabilito un aumento del canone mensile da 50mila euro a 66 mila euro circa. La parte restante dell’aumento è invece dovuto al mancato raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata previsti per l’anno 2010, ovvero il 35%. E’ dunque fuori dubbio che la politica portata avanti dalla passata amministrazione, fatta di mancata contestazione dei costi che il Consorzio chiede e di abbandono della raccolta differenziata, è stata assolutamente fallimentare”.

“E’ ovvio che noi del centrosinistra – continua Tessitore – intendiamo muoverci in maniera assolutamente diversa e l’iniziativa di ieri, organizzata dalla Federazione provinciale di Sel era finalizzata a comprendere la possibilità di intraprendere altre strade. In effetti, stiamo prendendo in seria considerazione la fuoriuscita dal Consorzio Unico di Bacino, così come pure hanno già fatto altri comuni casertani. Non è infatti più possibile sopportare questa situazione assurda, fatta di servizi inesistenti, operai non pagati, Tarsu alle stelle e inquinamento ambientale: noi non abbiamo più intenzione di contribuire né economicamente né politicamente al mantenimento di una struttura parassitaria che succhia solo il sangue dalle tasche dei cittadini”.

“Ritornando alla passata amministrazione – ha concluso Tessitore ciò che non riesco proprio a comprendere è il motivo per il quale da un lato si querela Saviano per aver dato in televisione una notizia errata riguardante lo smaltimento illecito di banconote sul territorio paretano, accusandolo di aver gettato fango su questa zona, ma dall’altro lato non si affida lo smaltimento della frazione umida alle società casertane poiché ritenute tutte in odore di camorra…e questa è una contraddizione politica assurda”.

di Maria Raffaella Sangiuliano

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