Il Pdl invita i suoi consiglieri a dimettersi e a mandare a casa Cennami

di Redazione

 MONDRAGONE. L’assemblea cittadina del Pdl, svoltasi lo scorso 27 giugno, in un documento invita i consiglieri comunali del partito a rassegnare contestualmente le dimissioni per concorrere allo scioglimento dell’amministrazione Cennami.

Il Popolo della Libertà nell’assemblea generale cittadina di lunedì 27 giugno, nel corso di un ampio e proficuo dibattito tra tutti i convenuti, ha analizzato i tre anni di amministrazione Cennami. Non si offende la verità né si può essere sospettati di assecondare logiche propagandistiche se affermiamo, come affermiamo, che l’assoluto immobilismo è la vera cifra dell’attuale Giunta, cui si abbina un’inadeguatezza al ruolo di molti protagonisti della vita politica cittadina che sta diventando addirittura imbarazzante e che, se dovesse continuare tale stato di cose, rischierebbe addirittura di diventare gravissimo per gli interessi della città. In particolare, la non azione amministrativa è stata visibile a tutti, soprattutto in merito alla incapacità di concretizzare alcuna forma di sviluppo economico, sociale e culturale.

È probabile, se non addirittura certo, che il tutto sia riferibile alle divisioni che hanno attraversato e tuttora lacerano le forze di maggioranza. Una situazione di non governo apparsa fin dall’indomani del risultato elettorale, a conferma che il loro cartello era “contro” qualcuno e non ‘per’ qualcosa. La maggioranza si è sempre divisa e frantumata su ogni argomento d’interesse programmatico riguardante il futuro della nostra città.Persino l’ultimo bilancio previsionale annuale (documento politico/programmatico) è stato approvato senza una maggioranza, né politica e né numerica.

Il Popolo della Libertà ritiene, per il bene della città, di dover porre fine a questa agonia che fa solo male alla nostra comunità. E’ giunto il momento di dire basta ad un’amministrazione che in oltre tre anni di inattività ha remato contro gli interessi generali del territorio. Il Popolo della Libertà, quindi, chiede ai propri Consiglieri Comunali di rimettere il mandato dimettendosi contestualmente dalle loro cariche, al fine di consentire lo scioglimento del Consiglio Comunale e restituire direttamente la parola agli elettori.

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