Tav, scontri in Val di Susa: 30 feriti

di Redazione

 TORINO.Tensione in Val di Susa dove le forze dell’ordine hanno compiuto un blitz per consentire l’allestimento del cantiere per la Torino-Lione nell’area della Maddalena di Chiomonte (Torino).

Due ore dopo avere forzato il primo sbarramento, gli agenti sono arrivati sul piazzale della Maddalena di Chiomonte dove fino a poco prima c’erano centinaia di No Tav e hanno occupato l’area. I manifestanti si sono rifugiati nei boschi e, di tanto in tanto, hanno esplodo grossi petardi. Venticinque agenti sono rimasti feriti, di cui cinque agenti portati in ospedale e altriventi medicati sul posto. Tra i manifestanti quattro feriti, medicati nel centro di primo soccorso allestito nel presidio della Maddalena di Chiomonte. Nessuno ha riportato ferite gravi. Molto più numerose – e non sono stati conteggiati dagli operatori – le persone che hanno avuto bisogno di assistenza per essere state intossicate dal fumo dei lacrimogeni che sono stati lanciati verso il campo.

“Abbiamo perso un round, non la guerra”,è stato il commento a caldo, dopo lo sgombero dell’accampamento dei No Tav a Chiomonte, del leader del movimento, Alberto Perino. “Oggi – dice – è andata come di pensava che andasse. Noi abbiamo resistito poi le forze dell’ordine hanno sparato migliaia di lacrimogeni. Adesso dobbiamo portare via tutti i materiali dalla Maddalena. Poi vedremo il da farsi, di certo non siamo sconfitti”. Scioperi spontanei si sono registrati lunedì mattina in numerose fabbriche metalmeccaniche della Val Susa a seguito delle tensioni che si stanno verificando nei pressi del presidio della Maddalena, l’area di Chiomonte dove dovrebbero avere inizio i lavori per la realizzazione del tunnel geognostico propedeutico alla Torino-Lione. A darne notizia la Fiom torinese.

I lavori, poi, sono partiticon leforze di polizia che hanno aperto un varco dall’autostrada A32 e consegnato l’area alle ditte appaltatrici. A quel punto sono iniziate le opere per consentire ai mezzi di scendere e recintare la zona interessata.

“Lo Stato non può assolutamente arrendersi di fronte a dei protestatari”. Lo ha detto il ministro dei trasporti Altero Matteoli, rispondendo alle domande dei giornalisti a margine dell’inaugurazione del primo tratto dell’autostrada da Rosignano a Civitavecchia. “La Tav è considerata una priorità da parte dello Stato. I lavori inizieranno e andremo avanti”, ha detto Matteoli. Il ministro ha anche aggiunto di essere costantemente informato da Roberto Maroni sulla situazione dell’ordine pubblico.

“Bisogna andare avanti con la Tav: non ci si può arrestare. Non si può perdere un’opera infrastrutturale fondamentale per l’economia del nord”. Così il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini a margine della direzione nazionale dei giovani dell’Udc. A proposito degli scontri, il centrista sottolinea: “Noi siamo con i militari, con i poliziotti che sono oggetto di inaccettabili attacchi da parte dei manifestanti. È sempre giusto manifestare, ma non si può assaltare la polizia per impedire un’opera pubblica indispensabile per il futuro dell’Italia”.

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