Sarah, Cosima a Michele: “Devi dire che l’hai violentata”

di Redazione

 AVETRANA.In un’intercettazione ambientale del 23 maggio in carcere a Taranto tra Cosima Serrano e il marito Michele Misseri, la donna avrebbe insistito più volte perché il marito si addossasse la colpa di aver violentato Sarah Scazzi, …

… tanto che Michele, dopo aver detto più volte di no, avrebbe finito col dire “Se proprio insisti dirò che l’ho violentata”. Lo si è appreso da fonti investigative. Il contenuto dell’intercettazione è stato depositato dalla procura di Taranto nel supplemento di atti di indagine consegnati ai giudici del tribunale del Riesame che stanno esaminando, in udienza a porte chiuse, i ricorsi presentati dai difensori di Cosima Serrano e Sabrina Misseri per far annullare l’ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita nei confronti delle due donne il 26 maggio scorso.

La violenza sessuale a cui farebbe riferimento Cosima Serrano parlando con Michele Misseri in carcere riguarda il vilipendio di cadavere di cui inizialmente l’agricoltore si era accusato quando confessò il delitto. Ciò avvenne la sera del 6 ottobre 2010. Misseri fece poi ritrovare il cadavere di Sarah in un pozzo nelle campagna di Avetrana.

Un testimone vide l’auto di Cosima il 26 agosto. Poco dopo le 14 del 26 agosto 2010 un testimone, Donato Massari, padre di una compagna di scuola di Sarah Scazzi, vide l’auto di Cosima Serrano, una Opel Astra station wagon transitare ad alta velocità all’incrocio di viale Kennedy ad Avetrana, tanto da rischiare la collisione con un’altra auto, e dirigersi verso via Deledda, dove risiedono i Misseri.

La testimonianza è stata depositata dalla Procura nell’ udienza in corso al tribunale del Riesame per i ricorsi dei difensori di Cosima Serrano e Sabrina Misseri. Massari riferì la circostanza anche in una intervista alla trasmissione “Quarto Grado, anche questa acquisita agli atti e depositata e ha confermato tutto in una deposizione del 2 giugno scorso, che la Procura ha consegnato ai giudici.

La circostanza contrasta, secondo gli investigatori, con le dichiarazioni di Cosima Serrano che ha sempre asserito di non essersi mossa da casa sino ad almeno le 15.30 di quel pomeriggio, quando ritornò Sabrina ed insieme con lei andò a cercare Sarah.

Nella deposizione Massari riferisce anche di aver ricevuto in circostanze diverse la visita di Cosima e Sabrina insieme e delle due donne separatamente per conoscere particolari relative al pomeriggio del 26 agosto. La testimonianza di Massari, secondo gli inquirenti, combacia negli orari anche con la ricostruzione di quanto accadde quel pomeriggio fatta da un fioraio, che ha poi ritrattato ed è ora indagato per falsa testimonianza: egli – che ha raccontato di aver sognato quel che aveva già dichiarato agli investigatori – avrebbe visto Cosima costringere Sarah a salire a bordo della sua auto.

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