Premier: “Non andrò a votare”. Promesse riforme al fisco

di Emma Zampella

 ROMA. Silvio Berlusconi riconferma la suacontrarietàalle votazionipreviste per il prossimo week end: Referendum? Non penso andrò a votare”.

Votazioni che il Premier ha considerato “inutili” e che impegnano il cittadino su questioni futili: “E’ diritto dei cittadini decidere se votare o meno per il referendum” aggiunge il Cavaliere. Al centro dell’interesse politico ci sono i quesiti che riguardano la privatizzazione dell’acqua, che rimane il punto di scontro con l’opposizione. Sulla questione si è espressa anche Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, la quale boccia con queste parole due dei quattro quesiti su cui i cittadini sono chiamati a votare: “Se guardate a qualsiasi richiesta che ci fa il Fondo monetario, che ci fa l’Ocse e la Commissione europea tutti parlano di liberalizzare il settore dei servizi pubblici locali – aggiunge la Marcegaglia – La nostra posizione è nota: l’acqua è e deve rimanere pubblica ma la gestione dell’acqua va liberalizzata”.

Dall’opposizione arriva il monito per andare a votare fin dalle prime ore. L’appello arriva dal segretario del Pd, Luigi Bersani, che dichiara: “Io andrò alle 10” dice Bersani all’Unità, “perché è molto importante dare un segno immediato di fiducia nella partecipazione”. Di tutt’altra opinione il ministro dell’istruzione, Maria Stella Gelmini: “Non andrò a votare perchè credo che i quesiti proposti siano inutili. Servono solo alla sinistra per mettere in difficoltà il governo e ostacolare le riforme”. Il botta e risposta tra destra e sinistra continua e sulla questione referendum resta sempre più acceso. “Confindustria pensa solo agli interessi di bottega, e’ contro i referendum sull’acqua perche’ teme che la vittoria dei si’ faccia venire meno ai suoi associati un’ottima occasione per fare affari”: con queste parole il capogruppo dell’Idv al Senato, Felice Belisario, commenta le dichiarazioni della presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, secondo cui il voto positivo ai quesiti referendari sull’acqua porterebbe l’Italia “indietro di 20 anni”. “Qui non si tratta di andare contro le liberalizzazioni – precisa Belisario – ma di difendere il valore pubblico di un bene primario come l’acqua, che non puo’ diventare fonte di profitto per pochi, dalla privatizzazione selvaggia. Significativa e’ la fallimentare esperienza di semi-privatizzazione della gestione dell’acqua in Sicilia, dove la qualita’ del servizio non e’ migliorata mentre sono lievitati i costi in bolletta per i cittadini”, conclude.

I temi del referendum vengono poi ampliati dal Premier nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Palazzo Chigi durante la quale ha sottolineato la sua vittoria: Nonostante l’appeal che la vita privata ha su alcuni di noi, dovrete sopportarci fino al 2013”. La sue mosse politiche Berlusconi sembra averle bene in mente e si dichiara fiducioso rispetto ad esse: “Siamo d’accordo che il governo varerà la leggedelega sul fisco prima dell’estate. Ne abbiamo ripetutamente parlato in termini rispettosi e civili con Tremonti – ha aggiunto il Premier – sono completamente destituite da ogni fondamento le notizie fornite da una stampa che sulla politica sta sempre più abbandonando la realtà”.

E aggiunge chiarendo le sue intenzioni politiche: “Quest’anno faremo un’opera di manutenzione diqualche miliardo, tre miliardi. Faremo nei prossimi anni quello che abbiamo già fatto negli anni precedenti. Non si tratta di nulla di preoccupante – ha aggiunto il premier parlando della manovra economia – si tratta di aderire alle indicazioni che la commissione Ue ha proposto al Consiglio dei capi di Stato e di governo. Il nostro deficit bilancio è del 4,6%, meglio di noi solo la Germania, tutti gli altri Stati hanno deficit più elevati. La Francia ha 10 e mezzo per cento, la Polonia è al 7 e nove per cento per non parlare di Portogallo, Grecia e Irlanda, ma io credo che tutti si impegneranno per arrivare “close to balance” nel 2014”. Per Berlusconi al momento la stampa italiana non sarebbe in grado di fare informazione: essa anzi“disinforma” e questo spinge il Premier a non leggere più i giornali: “Gli italiani dovrebbero farci un monumento, sesapessero quello che il governo ha fatto per loro perché credo che veramente abbiamo portato avanti una attività che ha del miracoloso, ma non lo sanno perché i media mistificano la realtà”, ha continuato Berlusconi. “Io mi ritrovo ancora ad essere sulla vetta nella considerazione dei cittadini”, ha concluso poi il premier.

Orgoglioso del suo lavoro, Berlusconi dichiara: “Spesso trovandomi in situazioni internazionali, midico: ma se ci fosse qualche protagonista della sinistra al posto mio, che figura ci faremmo? E mi corre un brivido lungo la schiena. Io sono il più esperto, ho avuto un grande successo come imprenditore privato rispetto agli altri leader, io sono un tycoon e quanto a intelligenza non sono secondo a nessuno.Nel mio partito c’è una assoluta tranquillità”, ha poiassicurato Berlusconi che garantisce: “Non c’è alcuna situazione che mi dia il minimo di preoccupazione. Dunque, continua, le cronache che descrivono fibrillazioni in questo o quel settore del Pdl “sono tutte invenzioni di certa stampa”. Quanto al trasferimento dei ministeri al Nord, il cavaliere ne smentisce ogni possibilità: “Non è un trasferimento di ministeri ma si tratta di uffici di rappresentanza … non esiste”.

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