Angelina Jolie a Lampedusa: “Grazie Italia per frontiere aperte”

di Redazione

Angelina Jolie con gli immigratiLAMPEDUSA. Visita a sorpresa di Angelina Jolie a Lampedusa in occasione della Giornata internazionale per i rifugiati.

L’attrice americana, ambasciatrice dell’Onu, senza il marito Brad Bitt nè i figli, è arrivata poco prima delle 14 a bordo del suo aereo privato. Due giorni fa era stata in Turchia in visita ai rifugiati siriani. Prima tappa della sua visita, tenuta top secret fino all’ultimo, è stata la base dell’Aeronautica militare dove ha incontrato l’Alto Commissario Onu per i Rifugiati Antonio Guterres. Insieme hanno raggiunto prima il Centro d’Accoglienza di contrada Imbriacola dove ci sono circa 130 profughi ospiti della struttura e successivamente la ex base militare Loran dove ci sono 265 minori non accompagnati. In seguito tappa alla Porta d’Europa, il monumento dedicato ai migranti.

Angelina indossava un paio di jeans e una giacca di cotone nero. Dopo il suo arrivo si è fermata per alcuni minuti con i rappresentati delle forze dell’ordine che l’hanno accolta all’aeroporto. Imponenti le misure di sicurezza della polizia schierata all’ingresso dell’aeroporto. Ha insistito per lasciare le proprie impronte digitali come avviene per i migranti che vengono identificati. L’attrice si è trattenuta a parlare con alcuni dei migranti, prima di andare a visitare il Centro per minori. Alla visita ha preso parte anche il cantante Claudio Baglioni da tempo impegnato nella campagna di accoglienza per gli immigrati a Lampedusa.

“Grazie all’Italia per le frontiere aperte – ha detto Angelina Jolie – Io sono americana, una terra che ha tratto benefici dall’immigrazione, quindi non posso dire all’Europa cosa fare. Ma posso dire che sono grata agli italiani e ai lampedusani per aver tenuto i confini aperti. Nel mondo serve più tolleranza”.

“È un onore essere qui in questa bellissima isola. È la prima volta che vengo e spero di tornare – ha detto l’attrice parlando a una cerimonia alla Porta d’Europa, monumento che ricorda i migranti morti in mare – Voi non immaginate quel che avete rappresentato quest’anno per tutte quelle persone che cercano aiuto disperatamente. È difficile pensare quante persone hanno rischiato e perso la vita loro e dei loro bambini guardando questo bellissimo mare. Vedo qui famiglie e penso come la vita di queste persone deve essere stata orribile per decidere di andare in mare su quelle carrette, con il rischio di morire di fame e di sete o di annegare. E pensate cosa vuol dire per quelle persone trovare voi che li avete accolti. È un onore essere qui”.

MARONI: “MAGISTRATURA A FAVORE DEI CLANDESTINI”. “Abbiamo contro tutta la magistratura che è a favore dei clandestini, ma noi non molleremo. Del resto uno con il mio cognome non può certo mollare” ha detto il ministro dell’Interno Roberto Maroni nel suo intervento al raduno di Pontida parlando dell’emergenza immigrazione. “La magistratura non è contro nessuno. Applica la legge, senza distinzioni, nei confronti di tutti, anche dei clandestini”. Così il presidente dell’Associazione nazionale magistrati Luca Palamara replica al ministro Maroni, a margine del congresso di Unicost.

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