Turchia, Erdogan vince elezioni ma non ha maggioranza per riforme

di Redazione

ErdoganCambia considerevolmente il parlamento turco rispetto alle prime proiezioni. Al 99% delle schede scrutinate l’Akp, l’islamico-moderato Partito per la Giustizia e lo Sviluppo guidato dal premier Recep Tayyip Erdogan, conquista il 50,1% dei voti …

… ma viene penalizzato dall’aumento dell’opposizione nell’acquisizione dei seggi che in questo momento sono il minimo storico mai conseguito, ossia 326, insufficiente per portare avati da soli le riforme costituzionali. La quota minima per approvare leggi costituzionali è di 330 deputati, con il successivo ricorso al referendum.

In questo momento Erdogan dovrà sempre cercare l’appoggio di un altro dei partiti in parlamento. Bene le opposizioni. Il Chp sotto la guida di Kemal Kilicdaroglu ha sfiorato Il 26% dal deludente 20,8% delle elezioni del 2007, e conquista 135 deputati. Ottima la prova del Mhp che ha conservato invariati consensi del 2007, 13% per 54 deputati, nonostante il grande scandalo sessuale che lo aveva travolto durante la campagna elettorale e che secondo molti avrebbe finito per penalizzarlo. Infine, exploit dei candidati indipendenti, che arrivano alla quota record di 35. Di questi la stragrande maggioranza sono curdi, che probabilmente vedranno realizzate le loro più rosee prospettive e superare i 30 rappresentanti in parlamento. Di certo per il momento si sa che in parlamento entrerà la pasionaria della causa curda Leyla Zana, che a Diyarbakir avrebbe fatto il pieno di preferenze.

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