MARZANO APPIO. I carabinieri della compagnia di Sessa Aurunca, nella notte hanno localizzato e tratto in arresto M.E., 22enne albanese, ritenuto responsabile della rapina in abitazione, avvenuta 25 maggio scorso, a Marzano Appio, nella quale erano rimasti feriti due settantenni.
La banda, composta da quattro albanesi, era gia stata localizzata nel corso delle prime indagini che avevano portato allarresto in flagranza di S.F. di 24 anni, K.A., 19 anni, e S.F., 23 anni, mentre un quarto era riuscito a darsi alla fuga. I malviventi dopo aver forzato una finestra erano entrati nellabitazione dei due coniugi armati di mazza da baseball e cacciavite; dopo aver ripetutamente minacciato le vittime si erano fatti consegnare un borsello con 500 euro, un computer portatile ed una macchina fotografica. successivamente colpiti ripetutamente i malcapitati al volto ed alla mano con la mazza da baseball provocando a entrambi lesioni guaribili in 15 giorni. I malviventi avevano inoltre asportato lautovettura Fiat Punto a bordo della quale erano scappati. Il pronto intervento dei carabinieri permetteva nellimmediatezza di bloccare S.F. che a bordo di un Audi A4 station wagon parcheggiata nelle campagne limitrofe aspettava il ritorno dei complici e successivamente K.A. e S.F. che abbandonato il veicolo si erano dileguati per le campagne, nonche di recuperare la refurtiva. Il quarto complice riusciva invece a sottrarsi alla cattura facendo perdere le proprie tracce.
Lattivita di ricerca portava gli investigatori in un primo momento nella zona di Castel Volturno, dove le ricercheconsentivano ai militari della compagnia di Mondragone di catturare C.W.A., polacco, colpito da mandato di arresto europeo ai fini estradizionali per furto pluriaggravato e detenzione di munizioni che dovra scontare 3 anni e 3 mesi di carcere.
Le ricerche hanno infine portato a seguire il rapinatore nellagro aversano, a Carinaro, dove veniva localizzato un alloggio di fortuna, utilizzato come base dalla banda. Nella notte i militari hanno effettuato irruzione sorprendendo il quarto complice in compagnia di due ragazze di nazionalità rumena. Per M.E. sono immediatamente scattate le manette ed è stato associato al carcere di Santa Maria Capua Vetere.