Rione Bagno, “flop” del referendum

di Nicola Rosselli

Via San MicheleCESA. A meno di un miracolo in queste ultime ore di votazioni si rivela un flop il referendum consultivo per il passaggio del Rione Bagno da Aversa a Cesa.

Non saranno certamente state le condizioni atmosferiche a fermare gli elettori aversani e cesani chiamati alle urne dalla Regione Campania, che ha dovuto indire il referendum a seguito di una esplicita richiesta del Consiglio comunale di Cesa. Domenica sera, alle 22, infatti, si era registrata una percentuale irrisoria, intorno al due per cento ad Aversa, per la precisione 1,80%, mentre a Cesa i votanti sono stati 311 con il 4,14%. Nemmeno nella fatidica sezione elettorale 48 vi è stata quell’affluenza ipotizzata: solo 241 i votanti a fronte dei 1046 aventi diritto. Insomma, anche se le urne saranno ancora aperte lunedì, dalle 7 alle 15, per poi passare allo spoglio, che, a questo punto, si preannuncia rapidissimo, gli addetti ai lavori sono certi che la media non farà certamente salti eclatanti in avanti.

“Abbiamo sempre pensato – ha dichiarato il sindaco di Aversa Domenico Ciaramella – che la strada del referendum fosse sbagliata. L’abbiamo subita ed attendiamo fiduciosi il risultato, anche se i dati che ci giungono sono del tutto irrilevanti. Come già detto più volte in questi giorni di campagna elettorale, la situazione dei confini tra i vari centri dell’agro aversano deve essere risolta in altro modo tra tutti i comuni interessati e credo che questa sarà la linea che sarà seguita nell’ambito della conferenza dei sindaci in sinergia con la Regione Campania”.

Da parte sua il sindaco di Cesa, Vincenzo De Angelis, che si era, di fatto, messo a capo del comitato per portare il Rione Bagno da Aversa a Cesa, non si ritiene insoddisfatto di quanto avvenuto sino ad oggi. “Il nostro obiettivo – ha detto De Angelis – era quello di mettere in grado i residenti del Rione Bagno di decidere il loro futuro e lo abbiamo fatto. In questo modo non ci saranno più giustificazioni”.

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