Grotte Aperte: suoni, sapori e saperi al gusto dell’asprinio

di Angela Oliva

Grotte Aperte CESA. Evento nell’evento è stato quello delle “Grotte Aperte” che si è svolto nell’ambito della XVI^ Sagra del vino Asprinio.

L’intera mattinata di domenica 19 giugno è stata dedicata alle visite di queste cavità sotterranee che rappresentano un vero e proprio patrimonio artistico-culturale per il paese di Cesa, nel cui ventre ne esistono oltre un centinaio. Un mix di storia, tradizione e cultura che ha fatto in modo che queste cavità ritornassero allo splendore attraverso il suggestivo aperitivo in grotta con degustazione di prodotti tipici locali accompagnati dall’ospite d’onore: il vino asprinio.

Il primo sito visitato è stata la grotta ubicata in corso Umberto I di proprietà della famiglia Romano, presso la quale il team di “Grotte Aperte” ha illustrato ai presenti lo scopo della manifestazione che è quello di preservare il patrimonio naturale, rappresentato dalla vite maritata al pioppo, nonché di quello artistico – architettonico. Ad allietare i visitatori è stata una sapiente scena teatrale che rievocava le antiche tradizioni e le maestranze agresti.

Mastodontica e scenografica l’altra grotta designata come sito oggetto della manifestazione, ossia la grotta Ferrante ubicata in via Marini. Essa è divenuta per un giorno un vero e proprio palcoscenico sotterraneo, ospitando l’esibizione del gruppo teatrale “Scaramouche” che, accompagnati dall’incantevole voce e dal suono della tammorra e del mandolino del gruppo musicale “Via del Popolo”, ha estasiato gli oltre 400 visitatori provenienti da ogni parte della Campania e non solo che hanno preso parte all’evento.

“Con questa visita guidata alle grotte, – ha affermato il responsabile del team ‘Grotte Aperte’ professor Alfredo Olivala Pro Loco Cesa intende continuare quel percorso intrapreso da vari anni con le prime sagre del vino aprinio. Questo cammino ha visto crescere negli anni un interesse sempre maggiore della comunità per quell’alberata aversana ormai in via di estinzione. Oggi la vite maritata al pioppo, la sua conservazione, e soprattutto la sua rivalutazione, è divenuta per la Pro Loco Cesa una piacevole ossessione. Riproporre, anche se solo per poche ore, un ritorno la passato, rievocare i sapori antichi, il fascino delle corti e delle grotte è un compito che la Pro Loco si è assunto per vincere l’oblio di tutti e l’indifferenza di tanti. Al di là dell’aspetto pittoresco e ludico, la visita alle gotte ha lo scopo di far rinascere nel cittadino la consapevolezza delle proprie origini e la promozione delle stesse grotte a bene storico – culturale da conservare e tutelare nell’interesse della collettività”.

brouchure illustrativa
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