Zinzi: “Caldoro abbia più rispetto per la provincia di Caserta”

di Redazione

Domenico ZinziCASERTA. “Con l’assessore all’Ambiente, Giovanni Romano, riesco ad avere un’interlocuzione molto positiva e spesso ci sentiamo per discutere delle problematiche di carattere ambientale.

Purtroppo, non posso dire di avere lo stesso rapporto con il presidente della Regione Caldoro e con il resto della Giunta. Il Governatore deve capire che la provincia di Caserta conta un milione di abitanti, merita rispetto e una giusta considerazione da parte della Regione”.

Con questo duro affondo è iniziato l’intervento del presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi, che ha concluso i lavori della giornata di studio sul tema “Regi Lagni: un problema e una opportunità della provincia di Caserta”, svoltosi stamani presso l’Aula Consiliare della Provincia di Caserta. “Non riesco a capire – ha aggiunto Zinzi – cosa voglia fare la Regione per il nostro territorio. Ho ascoltato l’intervento dell’assessore Romano, nel corso del quale ha parlato di eventuali importanti investimenti per la bonifica dei Regi Lagni e del Litorale Domitio. Sono notizie che non mi soddisfano, mi sembrano interventi a macchia di leopardo, non ispirati da una reale programmazione. Caldoro è assente, non risponde ai miei appelli alla collaborazione, si chiude nella sua torre d’avorio, senza ascoltare le reali esigenze della nostra provincia. Siamo una realtà vasta e importante, non un paesello sperduto. Anche il presidente del Consiglio Berlusconi mi ha più volte chiamato quando c’è stata l’emergenza rifiuti. E invece Caldoro si concede il lusso di ignorare le istanze della mia provincia”.

Nel corso dell’intervento, poi, Zinzi ha analizzato la situazione del bacino dei Regi Lagni e non solo, sottolineando quanto “le zone interne, ovvero Benevento e Avellino, contribuiscano a inquinare le nostre acque e il nostro mare, dal momento che quelle Amministrazioni locali non svolgono alcuna attività di depurazione”. Alla giornata di studio, i cui lavori sono stati moderati dal giornalista de “Il Mattino” Lorenzo Calò, erano presenti anche l’assessore regionale all’Ambiente, Giovanni Romano, il procuratore capo della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, Corrado Lembo, il sostituto procuratore presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Donato Ceglie, il sindaco di Caserta, Pio Del Gaudio, il preside della facoltà di Ingegneria della Sun, Michele Di Natale, il viceprefetto Vincenzo Lubrano, l’ingegner Francesco Tresso della Sun e l’assessore provinciale all’Ambiente, Maria Laura Mastellone, che ha introdotto i lavori con la relazione sul tema: “Acqua e rifiuti: un binomio inscindibile”.

“La Regione – ha spiegato l’assessore regionale Romano – ha destinato ingenti somme per la bonifica ambientale dei Regi Lagni, del Litorale Domitio e anche per la riqualificazione delle reti fognarie delle aree interne. Il mio sogno – ha aggiunto – è vedere una bandiera blu su una spiaggia del Litorale Domitio”. “In questo territorio – ha spiegato il procuratore Lembo – sono stati compiuti devastanti scempi ambientali. La situazione della provincia di Caserta è spaventosa. Nei Regi Lagni sversano i propri reflui ben 7 comuni popolosissimi della provincia di Napoli e altrettanti della provincia di Caserta. Il fatto che i comuni non provvedano al corretto collettamento delle acque reflue costituisce un comportamento di per sé criminale. Ciò significa rapinare il futuro ai nostri figli”.

“L’inquinamento della acque – ha spiegato il sostituto procuratore Ceglie – è dovuto sia alla clamorosa carenza di depuratori che al cattivo funzionamento che in passato ha caratterizzato quei pochi esistenti. Dobbiamo dire, però, che, grazie all’attività di repressione, al miglioramento nella gestione dei depuratori e a una maggiore sensibilizzazione sull’argomento, l’acqua è diventata un tema centrale. Le indagini di scenario, condotte dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, sono divenute un riferimento a livello nazionale”.

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