CASERTA. No al dissesto finanziario al Comune di Caserta. Il gruppo consiliare del Partito Democratico critica lorientamento manifestato dal sindaco Del Gaudio a favore della dichiarazione del dissesto, …
… che ogni giorno prende sempre più corpo, sempre velatamente e mai apertamente. Il candidato sindaco Carlo Marino, il capogruppo Franco De Michele e i consiglieri Rino Zullo ed Enrico Tresca hanno incontrato il segretario cittadino, Mauro Desiderio, e rilanciano la posizione del Pd assunta con coerenza sin dallinizio della campagna elettorale: Siamo contrari a ogni ipotesi di dissesto, equivarrebbe a una sconfitta della politica e poi ci sono i margini per invertire la rotta. Noi siamo per una seria assunzione di responsabilità dellamministrazione e della classe politica. Bisogna dare avvio a un lungimirante piano di rientro finanziario, che non vuol dire lacrime e sangue per i casertani. Anzi, vuol dire rilanciare leconomia e sfruttare il federalismo demaniale: il Comune ha così la disponibilità di una serie di beni, su cui vanno approntati programmi di valorizzazione, senza svendere il patrimonio comunale, mentre va armonizzato lutilizzo di altri beni già disponibili.
I consiglieri del gruppo Pd chiedono chiarimenti al sindaco anche sui suoi super-consulenti. Leggiamo sulla stampa che Del Gaudio ha affidato la ricognizione sullo stato delle finanze a dei tecnici di fiducia, tra cui Enzo Cioffi, come apprendiamo oggi dai giornali, e il fratello Alessandro. Ebbene, il primo è stato per anni presidente del collegio dei revisori dei conti dellamministrazione Falco, il secondo è addirittura revisore in carica. Cè un evidente conflitto di interessi, il revisore ha per legge il ruolo di controllore dellamministrazione, ma in questo caso fa tuttuno con il controllato. Inoltre entrambi i fratelli hanno lunga esperienza tra i conti del Comune, cosa hanno ancora da verificare e da studiare? Sono loro che li avrebbero dovuti controllare da anni, a che titolo Del Gaudio li ha coinvolti? Sono state fatte per caso nomine che non conosciamo?.
Per il Pd, mentre si pensa ai super-tecnici, nessuno parla delle conseguenze del dissesto finanziario: Dichiarare il dissesto spiegano i consiglieri comporta una serie di ricadute nefaste per la città: la necessità di mettere in mobilità una parte del personale del Comune; il blocco delle nuove assunzioni, come quelle dei disabili, peraltro già previste; il freno a mano alle opere pubbliche e allimprenditoria, assestando un altro grave colpo alleconomia locale e inoltre un gravissimo stop alle politiche a sostegno delle fasce deboli dei cittadini, che si ritroveranno senza alcuno strumento di tutela. Uno scenario disastroso a cui il Pd si opporrà. Presenteremo in consiglio comunale una proposta alternativa e dimostreremo che non cè bisogno del dissesto.