CASERTA. “Nel primo consiglio comunale avevo invitato il sindaco Del Gaudio a fare meno annunci e più fatti, purtroppo per lui non ha seguito il suggerimento e così sta inaugurando la sua collezione di fallimenti”.
Il consigliere comunale Carlo Marino attacca il sindaco sulla Casertana Calcio e sul Policlinico: “L’annuncio della risoluzione dei problemi della Casertana Calcio rappresenta il suo primo fallimento, vista la sua incapacità di dare risposte concrete affinché si organizzi uno stadio adeguato alla serie superiore. Invece sul Policlinico il primo cittadino continua a credere di essere in campagna elettorale, decidendo di scrivere al governatore Caldoro per candidarsi ad essere soggetto attuatore, senza sapere forse che l’accordo di programma è scaduto”.
Marino entra nel merito dei ritardi nella realizzazione del Policlinico: “L’accordo di programma – sottolinea – va riscritto ed è in quella sede che il Comune può invocare un ruolo diverso. Ma prima di questo, invece di attaccare l’Università che ha già fatto la sua parte riaffidando i lavori, Del Gaudio si adoperi per ottenere i finanziamenti relativi alle opere che spettano al Comune in base all’intesa, ovvero le infrastrutture primarie e secondarie. Anziché scrivere a Caldoro, visto che vanta la cosiddetta filiera istituzionale, ci vada di persona e si faccia assegnare i fondi per queste opere o dobbiamo pensare che la filiera funziona solo via posta o ancora che il sindaco non può ottenere un incontro con il governatore? Bisogna smetterla con la politica degli annunci per gettare fumo negli occhi dei casertani”.
L’ultimo invito di Marino al sindaco è di “apprendere il bon ton istituzionale, perché i lavori avviati allo stadio Pinto non sono un risultato della sua amministrazione, come fa credere nei comunicati, ma sono stati appaltati dalla precedente amministrazione. Può chiederlo ai tanti esponenti della Giunta Petteruti che siedono ora accanto a lui in consiglio comunale. E chieda a loro anche dei ritardi sul Policlinico, dal momento che governano insieme”.
