Referendum, Della Gatta: “Non votate o comunque votate No”

di Redazione

 Giuseppe Della GattaSAN CIPRIANO. Giuseppe Della Gatta, assessore al bilancio e attività produttive del Comune di San Cipriano, in vista del Referendum del 12 e 13 giugno, ritiene che “bisogna evitare forme di demagogia e disinformazione”.

“Sui quattro temi oggetto di intervento referendario, il Pdl nazionale e quello casertano ha lasciato libero arbitrio ai propri elettori e agli italiani. – afferma Della Gatta – Come esponente del Pdl mi attengo a quelle che sono le indicazioni del mio partito, ma invito gli elettori a non andare a votare. Chi propone di votare Sì chiede agli italiani di andare a votare indipendentemente dalla scelta. L’obiettivo è quello di raggiungere il quorum soprattutto per avere il rimborso elettorale. Nell’ipotesi di partecipazione al voto, sul quesito dell’acqua invito a votare No perché ciò che è in gioco non è la privatizzazione del servizio in quanto pubblico per eccellenza ma della gestione del servizio. Il capitale pubblico di maggioranza sarà accompagnato a quello della società privata che vincerà la gara di appalto. Non è assolutamente vero che ci sarà un incremento del costo in quanto, nel capitolato sarà possibile inserire clausole di salvaguardia per i cittadini meno abbienti. Con la gestione pubblico-privata ne beneficerà solo l’efficienza e l’efficacia del servizio reso evitando sprechi e assunzioni clientelari e politicizzate”.

“Per il Nucleare – continua Della Gatta – mi esprimo verso il No perché è l’unica fonte alternativa e sicura che possa portare ad una riduzione dell’importazione di energia dai paesi limitrofi della comunità europea. Stessa indicazione sul legittimo impedimento. Nell’ipotesi di voto invito gli elettori a votare No in quanto il No a questo referendum è un No a favore dell’equilibrio fra i poteri dello Stato. Oggi abbiamo un potere giudiziario che non ha limiti né confini. Un potere capace di condizionare gli equilibri politici di un paese con un semplice avviso di garanzia non è un potere che garantisce la vita democratica, ma è un potere capace di alterarla e piegarla a seconda delle diverse esigenze politiche. Il legittimo impedimento per i membri del governo non è una legge ad personam, ma è una risposta a questo strapotere, limitata e oggettivamente insufficiente, ma pur sempre una risposta a garanzia delle scelte elettorali del cittadino. Peraltro la legge scadrà a settembre poiché l’articolo 2, comma 1, prevede appunto che la durata massima della legge è 18 mesi. Che senso ha oggi votare Si per abrogare una legge che fra un paio di mesi non avrà più efficacia?”.

“In ultimo, e non meno importante, – conclude Della Gatta – si deve aggiungere che molti dei signori che oggi sono per il Sì all’abrogazione delle norme sul nucleare e sul servizio idrico libero, ieri e l’altro ieri erano favorevoli sia all’uno che all’altro. Ecco dunque le mie domande: perché oggi questi signori sono invece contro la liberalizzazione del servizio idrico e contro le centrali nucleari? Qual è il reale motivo che ha fatto cambiare loro idea? Magari un motivo di mera opposizione e boicottaggio politico che nulla c’entra con la reale tutela degli interessi energetici e idrici degli italiani?”.

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