Casapesenna, ripulita cittadina dopo mancata raccolta rifiuti

di Redazione

 CASAPESENNA. “Attraverso all’azione del Consorzio Unico sabato mattina sono state eliminate le criticità sul territorio comunale causate dalla mancata raccolta dei giorni precedenti”.

A riferirlo è il consigliere delegato all’ambiente, Giuseppe Diana, il quale, tra l’altro, annuncia che da domenica la raccolta proseguirà per eliminare disagi di carattere igienico sanitario sul territorio. Sulla questione interviene anche il vicesindaco Lello De Rosa: “E’ arrivato il momento in cui la politica prenda delle decisioni su come vuole gestire i rifiuti in Provincia di Caserta. La Legge 26/2010 è chiara, demanda la gestione del ciclo integrato dei rifiuti alle società provinciali. Una in Provincia di Caserta è stata costituita ed ha improntato anche la redazione di un piano industriale con tanto di funzionari e amministratore delegato. Parlo della Gisec, che attualmente gestisce solo i flussi dei rifiuti sugli Stir e sull’impianto di discarica ‘Maruzzella 2’. Un po’ riduttivo rispetto a quelli che sono i costi di gestione dell’intera struttura. Oramai sono evidenti le difficoltà economiche del disciolto Consorzio Unico, in fase di liquidazione. Anche se i Comuni pagano la rata mensile comunque bisogna fare i conti con i decreti di pignoramento emessi dalle aziende creditrici nei confronti del Cub, intervenendo direttamente sui Comuni. Alla luce di tutto ciò e del quadro normativo attuale, per il bene delle nostre comunità la Provincia di Caserta non può più temporeggiare ed è arrivato il momento che il nostro presidente Zinzi, come ha sempre fatto, si assuma le responsabilità affinché si creino le condizioni per fare subentrare la Gisec alla gestione della raccolta, prima che il sistema degeneri e scoppi una nuova emergenza in provincia con danni economici e ambientali incalcolabili. Altrimenti, Zinzi produca degli atti per dare la possibilità ai Comuni di costituire gli ambiti ottimali per omogeneità territoriale per la gestione pubblica dei servizi di igiene urbana”.

“E’ importante sottolineare – continua De Rosa – che ci troviamo di fronte ad un sistema di gestione rifiuti precario e labile che non dà garanzia di continuità ai comuni, mentre dall’altro lato subiamo giustamente per che lo dice la legge,le segnalazioni del governo locale rappresentato da sua eccellenza Prefetto di Caserta, il quale ammonisce i Comuni per il mancato raggiungimento delle percentuali di raccolta differenziata. In tutto questo caos ci sono alcuni Comuni che hanno la responsabilità di non pagare nemmeno il canone corrente, mentre quelli cosiddetti ‘virtuosi’ rischiano anch’essi di essere travolti da una gestione precaria, visti i problemi di carattere strutturale che possono degenerare da un momento all’altro”.

“E’ da riconoscere – aggiunge De Rosa – che la Provincia di Caserta si è attivata in questi mesi portando anche importanti risultati. Infatti, il disagio che è durato per circa quattro giorni, riscontrato durante l’ultima settimana, non ricorda altri precedenti, ma rappresenta un campanello di allarme a cui bisogna rispondere con azioni forti, attraverso una programmazione che veda attorno ad un tavolo Comuni, Provincia e Prefettura, per garantire una gestione efficiente dei servizi futuri in tutti i Comuni casertani”.

Un incontro che, comunque, lunedì ci sarà, presso il Comune di Trentola Ducenta, alla presenza dei rappresentanti dei Comuni dell’agro aversano. “Non bisogna dimenticare – conclude De Rosa – che se oggi i rifiuti sono gestiti dal consorzio unico a capitale pubblico c’è un motivo alla base in cui alcuni politici non ricordano o fanno finta di non sapere. Infatti, i consorzi furono costituiti dinanzi all’ingerenza della criminalità organizzata nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti, elemento di discussione fondamentale per tracciare prima di iniziare un percorso di legalità in una provincia dove le aziende private che hanno gestito i rifiuti, anche in forma di partecipazione con il pubblico, si sono rivelate del tutto inadeguate nel garantire un sistema di trasparenza, aprendo conflitti esterni che hanno portato delle violenze inaudite sul territorio, spesso coinvolgendo anche pezzi delle istituzioni, come tutti noi apprendiamo quotidianamente dalle cronache giornalistiche”.

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