“Un leone nella gabbia della Sla”, applausi e commozione per Tessitore

di Redazione

 AVERSA. Una sala gremita ha salutato con una commossa standing ovation l’intervento di Antonio Tessitore, giovane affetto da Sla, durante il convegno “Ogni volta che chiudo gli occhi”, …

… organizzato dal Centro di riabilitazione “Cinzia Santulli” di Aversa con la Facoltà di Ingegneria della Seconda Università di Napoli, per presentare ai cittadini e alle istituzioni il libro scritto a quattro mani con il giornalista Pietro Cuccaro.

Molto toccante ma “fiero” l’intervento di Antonio che ha descritto “la bestia” (come egli chiama la sua malattia), che lo rende immobile, un leone in gabbia, però la sua mente, la sua coscienza, i suoi sentimenti sono fervidi e muovono la sua smania di vivere. Il messaggio di Antonio è stato scritto con un particolare computer che integra tracciamento oculare e sintetizzatore vocale: “Potevo far leggere il mio intervento a qualcuno, forse lo avreste capito meglio, ma ho scelto questa modalità per far capire quanta fatica c’è dietro ogni parola che scrivo”, ha specificato Tessitore.

“Un messaggio di Vita“, come lo ha definito il Vescovo di Aversa Angelo Spinillo, che nonostante gli impegni ha voluto essere presente per un saluto. “Una testimonianza di speranza”, ha aggiunto il senatore Raffaele Calabrò, consulente alla Sanità della Regione Campania. Il giornalista Lucio Bernardo, delegato dell’Unione stampa sportiva di Caserta, che ha moderato il dibattito, ha confessato il suo stupore nel trovarsi davanti ad un testo che lascia senza parole. “Questa è la volontà di Antonio di trasmettere la vita alla vita, in controtendenza ad una realtà che sempre più spesso trasmette esempi contro la vita”, ha chiosato commosso l’onorevole Paolo Santulli, promotore e moderatore della serata, che con il suo centro segue le terapie del giovane fin dall’insorgere della malattia.

Commosso anche Antonio che non si aspettava la partecipazione di tali e tanti ospiti. Sono intervenuti anche il Preside della Facoltà di Ingegneria di Aversa, Michele Di Natale, padrone di casa, e la dottoressa Maria Rosaria Monsurrò, specialista Sla al Policlinico di Napoli, che segue le cure di Tessitore.

L’Aula Magna era gremita fino all’inverosimile. Molte le autorità presenti in sala. Si riconoscevano, fra gli altri: i consiglieri regionali Enrico Fabozzi e Anna Petrone (vicepresidente della Commissione Sanità), il sindaco di Capua Carmine Antropoli, il sindaco di Lusciano Luciano Fattore, il sindaco di Villa Literno Nicola Tamburrino, l’assessore Vincenzo Lanzetta (in rappresentanza del sindaco di Aversa), il Generale dei Carabinieri Massimo Cagnazzo. Presenti poi i dirigenti scolastici Giuseppe De Angelis, Vincenzo D’Agostino, Olga Iorio, Maria Rosaria Bocchino, Laura Orsola Nicolella, Francesco Policarpio; il Direttore Sanitario dell’Asl Ce2 Pasquale Di Girolamo Faraone, la dirigente dell’Asl Giuseppina Cecere, il responsabile della riabilitazione dell’Asl Paolo Nappa. E inoltre tantissimi medici, insegnanti e rappresentanti delle associazioni.

Tutti hanno avuto modo di sottolineare il coraggio sottolineato l’eroismo di Antonio, la sua forza d’animo, nonostante sia costretto a comunicare con gli occhi attraverso un computer, prigioniero in un corpo inerte. Antonio con la sua determinazione “contamina” gli ambienti trasmettendo fiducia e forza a quanti sono prigionieri di disagi, di depressioni, di disabilità e di dipendenze.

Presentato anche un “Progetto Antonio Tessitore”, come lo ha definito Santulli: Antonio porterà nelle scuole la sua testimonianza, il suo messaggio, e il Centro “Cinzia Santulli” metterà a disposizione delle borse di studio per gli alunni che avranno saputo cogliere e promuovere, con la loro iniziativa, il pensiero di Antonio. A margine dell’evento, sono stati venduti numerosi libri: l’incasso sarà devoluto alle associazioni di malati Sla.

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