Pdl-Autonomisti, un matrimonio poco felice

di Redazione

 AVERSA. “Il problema della maggioranza di centrodestra che regge le sorti di Aversa sta solo ed esclusivamente in seno al partito di maggioranza relativa”.

Gli alleati del Popolo della Libertà non ci stanno a passare per quelli che lottano per accaparrarsi poltrone e deleghe, come aveva affermato il capogruppo consiliare pidiellino Tonino De Michele. Dopo Paolo Santulli e il Gruppo Unico delle Autonomie é stata la volta degli altri alleati che sottolineano come già il giorno dopo la chiusura delle urne, nel maggio del 2007, gli allora consiglieri e assessori di Forza Italia e Alleanza Nazionale (successivamente confluiti nel nuovo partito del Popolo della Libertà) hanno iniziato a bisticciare tra loro, fino a giungere, nel dicembre successivo a far dimettere gli assessori azzurri dell’epoca. Poi nuova giunta, poi, ancora, giunta tecnica, poi di nuovo giunta politica, poi nuovi ingressi in giunta, poi, poi, poi.. Insomma, la famosa canzone di Mina trasferita nella politica aversana con la conseguenza che a “E poi, e poi…” si è accoppiato un secondi successo: “Parole, parole, parole…”.

Consiglieri comunali e assessori, ma soprattutto i primi, hanno solo recriminato sugli accadimenti, si sono addirittura ingiuriati tra loro come è avvenuto tra Carlo Amoroso e Luciano Luciano, fino alle critiche di questi giorni al coordinatore cittadino Nicola Golia, vice presidente dell’amministrazione provinciale di Caserta, reo, a detta di alcuni consiglieri e assessori, di aver distrutto il partito ad Aversa.

Tutto questo mentre la politica segna il passo e con essa l’amministrazione che non riesce a produrre alcun atto se non nel campo dell’urbanistica, settore presidiato dal Gruppo Unico dell’Autonomia che intende portare avanti in questi ultimi sette, otto mesi che restano per la fine della consiliatura, una serie di atti tutto in materia urbanistica.

Atti e argomenti definiti con il primo cittadino e suggellati con la nomina di un assessore degli Autonomisti (Giuseppe Mattiello) proprio con delega all’urbanistica. Atti e argomenti che sembrano, però, trovare una sorta di invidia proprio da parte dei pidiellini che non fanno mistero di sperare che “forse sarebbe meglio se andassimo ora tutti a casa, evitando di dare ulteriore visibilità a nostri concorrenti, sebbene alleati”. Insomma, della serie, per fare dispetto a mia moglie mi eviro

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