Trentola festeggia i 100 anni del dottor Paolo Griffo

di Redazione

Il sindaco Griffo dona la targa al dottor Paolo GriffoTRENTOLA DUCENTA. “Al dottor Paolo Griffo tantissimi auguri da tutta la comunità di Trentola Ducenta per il traguardo delle 100 candeline”.

Così è inciso sulla targa che il sindaco Michele Griffo, interprete dei sentimenti di stima e gratitudine dell’intera cittadinanza, ha consegnato domenica pomeriggio, per il 100° compleanno, nella sua attualeresidenza, a San Pasquale di Chiaia, Napoli, al dottor Paolo Griffo, nato a Trentola il 19 maggio del 1911, da Salvatore Griffo e Assunta Falco.Ma sulla carta di identità risulta il 22 maggio, perché dichiarato all’anagrafe tre giorni dopo.

Leggermente affaticato, ma lucido, il dottor Griffo, tra sorrisi e qualche lacrima di emozione, ha raccontato alcuni tratti che hanno segnato la sua vita. “Primo di 6 fratelli e sorelle, ha vissuto le atrocità della prima guerra mondiale, poi il periodo fascista. Da ufficiale medico ha preso parte al secondo conflitto mondiale, rinunciando ad una cavalcatura, a favore di un anziano capitano. Tanti i ricordi tristi, dalla partecipazione alla campagna nei Balcani, fino all’Albania, alla Grecia, poi internato nel campo di concentramento di Grafausen, inGermania. Da ufficiale medico, impiegato alla scuola militare di Firenze, poi a Bologna.

Ai giovani dice: “Amate la Libertà, con i suoi valori, i suoi principi, la cultura, perché culturalmente avanzato significa difendere i diritti della libertà. Per quasi 70 anni, è stato medico condotto e ginecologo. Sempre disponibile ad ogni condizione e tempo, a volte dove imporre la sua autorevolezza, ma solo per mettere “ordine”, e frenare così l’entusiasmo dei familiari che potevano condizionare un momento così delicato come la nascita di un bambino, che avveniva sempre in casa. Per ogni parto un rinnovato entusiasmo, salutato da un brindisi. Ha curato tutti, a qualsiasi condizione, intervenendo sempre e prima di tutto sulle radici di ogni malattia della persona, del suo ambito di vita.

“A cent’anni ringrazio Dio, mia moglie Elda, che continua a starmi amorevolmente accanto, i miei figli Salvatore, Gianpiero, Maurizio, e tutti i familiari”, dice il dottor Griffo, che ringrazia anche la sua squadra del cuore, esultando: “Forza Juve”. Il sindaco Michele Griffo, tra gli applausi, ha concluso: “I cent’anni di vita del dottor Griffo, così vissuti, sono un patrimonio per tutti noi, da prendere come esempio e seguire, perché nessuno può vantarsi di poterne fare a meno”.

diFRANCO MUSTO

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