Il Pse al lavoro per i “4 Sì” al Referendum

di Redazione

il gazebo del PseTRENTOLA DUCENTA. Numerosa è stata la visita ai gazebo posti in piazza Padre Paolo Manna per la pubblicizzazione dei 4 Sì da votare a favore dei Referendum del 12 e 13 giugno prossimi.

Il punto focale è stato quello dell’acqua, per la quale le richieste dei cittadini sono state più partecipative, a testimonianza dell’interesse comune verso il tema dell’acqua e dei referendum che puntano ad evitarne la privatizzazione. A presenziare i Gazebo vi erano il responsabile locale dell’acqua bene comune, Raffaele DiLauro, e tutta la sezione del Pse-Sel con la presenza massiccia del direttivo locale con a capo Ferdinando De Chiara, Raffaele Sagliocco, il giovane Giuseppe Sagliocco, l’architetto Giuseppe Cecere, Luigi Di Cristofaro, Nazario Tomeo, Luciano Zagaria, Ciro Frezza, il professore Franco Migliore, il professore Franco Russo, tutti amici del missionario comboniano Alex Zanotelli, conosciutissimo per le lotte contro l’illegalità ed in special modo delle lotte a favore dell’acqua come bene comune.

“Il messaggio è stato chiaro, – spiega Raffaele Di Lauro – come netta è stata la risposta dei cittadini, difendere l’acqua, la democrazia, la libertà e la legalità. Tutti dobbiamo essere nelle vesti di semplici cittadini con la coscienza ideale di chi prima di tutto vuole difendere non una posizione politica ma un bene comune che non può essere né strumentalizzato né può essere un bene di pochi. E’ un messaggio che poniamo a tutti e diciamo ‘aiutateci a difendere questo diritto’, non solo attraverso il vostro ruolo di cittadini ma attraverso la vostra coscienza di padri e madri di famiglia e di uomini liberi al di là della vostra appartenenza politica”.

“Privatizzare l’acqua, – continua Di Lauro – vale a dire privare buona parte di esseri umani di poterne usufruire. L’acqua diventa merce, quindi profitto, venderanno l’acqua esattamente come si vende oggi il petrolio ai distributori di benzina, come si evince dalla foto del manifesto referendario. Il futuro è costruito dal presente e queste battaglie sono le più importanti perché esse decidono il destino dell’umanità. I beni ‘essenziali’ come l’acqua o l’aria non devono essere usati e trattati come merce, ma devono essere garantiti a tutti ed intesi come beni comuni, liberi e scevri da ogni strumentalizzazione di sorta”.

“L’acqua – conclude Di Lauro – è da sempre un simbolo non solo religioso ma un simbolo di libertà e di vita, oltre che di democrazia, la lotta per l’acqua deve essere una lotta ideale di tutti e per tutti, come affermò padre Zanotelli nel dibattito che organizzammo a giugno del 2010 nella sala del Consiglio Comunale e noi con questo spirito la dobbiamo difendere andando a votare e facendo votare Sì. Quindi, non molliamo e facciamo una sorta di tam tam all’interno delle nostre famiglie e comunità per difendere questo che è un grande impegno di civiltà”.

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