Caso Capodarco, Griffo: “Non strumentalizzate i bambini”

di Redazione

Michele GriffoTRENTOLA DUCENTA. In riferimento all’articolo inerente la mia decisione in ordine al diniego della proroga alla Comunità Capodarco, mi preme precisare che i tentativi di intimorirmi e/o intimidirmi sono fuori luogo e non mi scalfiscono.

Non riuscirete a convincermi diversamente. State strumentalizzando i bambini usandoli a modo di “scudi umani” alla maniera di Saddam Hussein e di Gheddafi. Vi dovreste vergognare.

Nel mio programma elettorale ho previsto e realizzato l’assessorato per la tutela del bambino: figurarsi come io possa remare contro i bambini. La vostra bravura consiste nel creare e alzare polveroni per difendere e/o mascherare interessi dietro un paravento formale di assistenzialismo. Ribadisco che i bambini non riceveranno alcun danno. Ribadisco e confermo che la Comunità ‘Capodarco’, che gestisce l’immobile confiscato come Casa Famiglia, riceve un contributo annuo che varia da 31mila a 50mila euro per ogni bambino ospitato (alla faccia dell’amore, comprensione e cura).

Invece di alzare polveroni e parlare di altro, dite chiaramente se i bambini vengono assistiti gratuitamente o dietro compenso. Non necessariamente deve essere la Comunità Capodarco a gestire il bene: si può benissimo cambiare associazione senza per questo recare danno ai bambini, atteso che gli stessi possono tranquillamente continuare il loro percorso con la nuova associazione.

E’ un diritto-dovere del Sindaco difendere le proprietà dell’Ente. Nessuna norma impone che il bene deve essere assegnato e gestito in maniera definitiva da una Associazione e per sempre, chiunque essa sia. L’Associazione di che trattasi non è altro che una famiglia di Teverola che con il proprio nucleo familiare, moglie e figli, si è trasferita nel bene confiscato e gestisce tutto quanto beneficiando delle rette dei minori.

Evitate di usare termini “forti” e di strumentalizzazione quale “camorra” o altro: l’Associazione in discussione e la famiglia che occupa i locali da circa dieci anni è stata allacciata alla rete idrica senza misuratore, quindi senza pagare una lira per il consumo di acqua potabile nonché per la tassa dei rifiuti. Altro che trasparenza e legalità.

Avete fatto quadrato, ma penso sia arrivato il momento di verificare queste forme di Associazioni o alcune di esse e chiarire una volta per tutte sui finanziamenti di cui queste Associazioni fruiscono dagli organi istituzionale (Stato, Regioni, Province). Tanto vi dovevo.

MICHELE GRIFFO – Sindaco di Trentola Ducenta

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