Caso Capodarco, Cassandra si appella al sindaco Griffo

di Redazione

Luigi CassandraTRENTOLA DUCENTA. Come cittadino ed ex amministratore di Trentola Ducenta credo che questa vicenda stia prendendo una brutta piega, quindi chiedo all’amico sindaco Michele Griffo di prodigarsi perché i bambini e gli operatori della dalla Comunità di Capodarco possano rimanere in quella casa.

Personalmente, da anni do il mio sostegno, senza sbandieralo ai quattro venti e senza mettermi la coccarda di politico paladino del sociale (ce ne sono anche troppi!), a quei bambini e alla casa famiglia della Comunità di Capodarco. Non riesco, da ex amministratore comunale ed ora da semplice cittadino, a stare zitto di fronte ad una questione che riguarda la città di Trentola Ducenta.

Non voglio entrare nel merito della problematica amministrativa e della questione relativa alla proroga e, comunque, credo che sia giusto controllare chi paga la tassa per i rifiuti e il canone acqua. Ma, francamente, è ingeneroso fare passare una bella realtà come quella della Casa dei Felicioni come esempio di illegalità e di abusivismo: sarebbe fare un torto, caro sindaco, alla tua intelligenza e alle tue indubbie capacità politiche ed amministrative. Anche perché verrebbe naturale chiedere a te ed anche al sottoscritto, quale ex amministratore, dove eravamo in questi dieci anni quando la casa famiglia eludeva il pagamento delle imposte comunali e dell’acqua.

Un punto qualificante del tuo programma elettorale è stato riservato alla cura e tutela dei bambini e dopo la tua vittoria hai istituito un assessorato all’infanzia assegnato al dottor Sagliocco (il quale tace completamente su questa questione, anche se indubbiamente non lo invidiamo per l’esordio che gli hai riservato!) per confermare la tua volontà di porre i ragazzi al centro della attività amministrativa. Allora, perché mortificare i bambini della casa famiglia della Compagnia dei Felicioni con un’iniziativa improvvida? So bene che non stai facendo guerra ai bambini, ma agli operatori della struttura: tuttavia, a pagarne le conseguenze saranno proprio quei bambini che già hanno storie difficili e drammatiche alle spalle.

So che sarà difficile farti tornare sui tuoi passi; ti sono stato vicino per molti anni e ho condiviso con te molte esperienze politiche, amministrative ed amicali, per sapere bene che se ti intestardisci è impossibile farti cambiare idea. Spero, però, che abbiano ragione i tanti amici che ti sono stati vicino nella tua campagna elettorale quando dicono che Griffo è “un’altra persona”. Questa è l’occasione per dimostrarlo.

Un tuo atto di generosità e una serena riflessione sull’opportunità e sulle modalità della tua iniziativa, quale possa essere il merito della questione amministrativa, sarebbe un bel regalo per quei bambini e un incoraggiante inizio del tuo nuovo mandato di sindaco.

Dispiace solo che in tutto questo can can creatosi tacciano proprio coloro che durante la campagna elettorale hanno suonato il campanello di quel portone per chiedere un sostegno elettorale: ma se Michele Griffo può cambiare dimostrandosi più ragionevole, è difficile che cambino certi personaggi abituati a nascondersi quando infuria la tempesta.

LUIGI CASSANDRA

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